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Droga, progetto regione Marche e Mibact Droga: recupero giovani come guide turistiche

Del tema si è parlato in un incontro in regione tra il Servizio Politiche Sociali e Sport, la Soprintendenza e i rappresentanti degli enti accreditati

ANCONA – Il percorso di recupero e reinserimento dei giovani tossicodipententi è tortuoso e delicato. La Regione Marche, dove la questione è molto sentita anche a causa del crescente numero di giovani che fanno uso di sostanze stupefacenti, ha deciso di avviare un progetto che restituisca dignità alle persone con dipendenze patologiche.

Il progetto, finanziato dalla Regione marche con 1,4 milioni di euro per il periodo 2019-2020, ha coinvolto finora oltre 120 giovani, frutto della collaborazione con il Mibact Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche e con il Consorzio di Bonifica delle Marche e prevede una serie di attività come la tutela del territorio, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la manutenzione dei siti archeologici e museali e ora anche l’accompagnamento nei luoghi della cultura di Ancona riaperti al pubblico.

Secondo il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche dell’Asur di Ancona le Marche sono tra le regioni a maggior utilizzo di droga in ambito nazionale. Secondo i dati del 2016, sono stati 7314 i soggetti presi in carico presso i servizi dell’Asur: la provincia di Ancona è quella che fa registrare il maggior consumo di sostanze stupefacenti, anche in relazione al maggior numero della popolazione residente (2968).

Del tema si è parlato in un incontro in regione tra il Servizio Politiche Sociali e Sport, la Soprintendenza e i rappresentanti degli enti accreditati, in cui sono stati ridefiniti i termini di ampliamento del protocollo tra Regione e Soprintendenza che prevede una collaborazione con gli enti accreditati per la riabilitazione dei tossicodipendenti: consentirà di estendere la fruizione della chiesa di San Gregorio Illuminatore che la Soprintendenza ha deciso di riaprire e rendere luogo di cultura della città con una serie di eventi, a partire da una mostra fotografica sul tema terremoto. Verrà riposizionata una grande pala del ‘600 di Girolamo Siciolante da Sermoneta, dedicata a San Bartolomeo protettore degli Armeni, opera che apparteneva alla chiesa e trasferita vicino Bergamo in seguito alle razzie napoleoniche.

I giovani ospiti delle comunità terapeutiche della provincia di Ancona saranno formati appositamente per collaborare alle visite turistiche nella chiesa.

Dal 2015 la Regione ha avviato collaborazioni con il Consorzio di Bonifica e con il Mibact – Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche, per realizzare progetti di trattamento, recupero ed inclusione sociale di soggetti con dipendenze patologiche da parte degli enti accreditati iscritti nel relativo Albo regionale. In particolare i giovani, dopo un percorso di formazione, sono stati impiegati in molti campi: dalla tutela del territorio e manutenzione dei fossi agricoli e stradali per la prevenzione del dissesto idrogeologico alla pulizia e manutenzione dei siti archeologici. Nei giorni scorsi e’ stato sottoscritto anche un protocollo biennale di collaborazione con il Mibact, Polo museale delle Marche, di durata biennale per Ancona, che vedrà impegnati gli utenti tossicodipendenti in trattamento residenziale, coordinati dagli enti accreditati, per favorire l’integrità e la conservazione dell’area verde adiacente al Palazzo Ferretti con lavori di manutenzione ordinaria e di pulizia per assicurare e mantenere condizioni di decoro ambientale e fruibilità. Le attività saranno realizzate nel corso del 2019 e 2020 con il monitoraggio dei tutor del Consorzio di Bonifica, della Soprintendenza e del Polo museale delle Marche. I giovani coinvolti, oltre ai dispositivi di protezione individuale, riceveranno un contributo economico riconosciuto nell’ambito dei tirocini terapeutici e di inclusione.

Un’incredibile testimonianza di collaborazione interistituzionale e di integrazione tra pubblico e terzo settore che favorisce il reinserimento dei giovani impegnati in attività socialmente utili.

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