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Donna ustionata: non era un tentato suicidio

La donna non ha tentato il suicidio, è stato il fidanzato a cospargerla d’alcol.

Pietro Zago aveva detto di essere tornato a casa e di aver trovato la compagna avvolta dalle fiamme. Si pensava ad un suicidio In realtà, si trattava di un tentato omicidio.

La donna, appena si è ripresa, ha spiegato agli inquirenti che il compagno, durante un litigio, ha preso l’alcol e glielo ha gettato addosso.

Poi le ha dato fuoco. Il compagno adesso è in carcere in stato di fermo. La decisione è stata presa dal procuratore Manlio Roberti. sono state sequestrate anche la stanza dove si è verificata l’aggressione, la bottiglia d’alcol e l’accendino.

Non era la prima volta che la donna veniva ricoverata la pronto soccorso per le ferite procurate dal fidanzato. I medici hanno riscontrato sul suo corpo altri traumi recenti.

La coppia di 53enni viveva in un contesto disagiato a Ponte di Brenta, in provincia di Padova. Zago ha raccontato al personale medico di essersi procurato le ferite alle mani cercando di spegnere la compagna in fiamme.

Adesso, invece, l’ipotesi più accreditata è che se le sia procurate gettandole l’alcol addosso e poi bruciandolo.

L’ospedale di Padova (archivio)
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