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Denunciato Ospedale Santo Spirito: non è sicuro

I familiari di alcuni pazienti ricoverati presso l’ospedale Santo Spirito di Roma hanno denunciato l’ospedale per lo stato in cui versa.

I familiari dei pazienti ricoverati presso l’Ospedale Santo Spirito a Lungo Tevere in Sassia descrivono l’ospedale nel peggiore dei modi.

Domenica scorsa, una donna di 33 anni era entrata nel tunnel di collegamento tra il Pronto soccorso e il reparto del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, ed è rimasta impigliata in un cavo che pendeva dal soffitto.

La donna è caduta a terra senza particolari conseguenze. Il cavo, alla fine, è stato rimosso.

La Asl Roma 1 spiega: Il corridoio tra il pronto soccorso e il reparto Spdc dell’ospedale Santo Spirito è attualmente oggetto di cantiere proprio per migliorare il comfort della struttura. Per questo i percorsi di accesso sono stati deviati. I lavori proseguiranno ancora per alcuni giorni. Ci scusiamo del disagio arrecato ai degenti che cercheremo di ridurre al minimo”.

Ma le polemiche non finiscono qui. Repubblica riporta la dichiarazione di un paziente, ricoverato al Santo Spirito per una crisi depressiva.

“Ho vissuto una situazione allucinante. La sporcizia nel bagno, le macchioline di sangue sul pavimento, i pannelli del controsoffitto caduti chissà da quanto tempo. Verso le 19 sono arrivati in reparto i carabinieri della stazione di zona, hanno documentato tutto anche loro. Il personale è intervenuto. Ma non mi aspettavo di dover vivere una situazione del genere”.

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