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Dem veneti contro l’alleanza con i 5S

La proposta di fare un governo con il Movimento 5 Stelle non è piaciuto ai dem veneti.

La proposta di Matteo Renzi di allearsi con il Movimento 5 Stelle non è stata accolta con entusiasmo in Veneto.

L’ex sindaco di Vicenza Variati ha dichiarato che: “C’è solo una strada: votare. Qui ce la giochiamo con la tesi salviniana dell’uomo che solo al comando. Il Pd ha già pagato i suoi errori e deve buttarsi nella mischia. E non in punta di fioretto. Matteo si deve dare una calmata, ha in comune con Salvini il protagonismo patologico”.

Nicola Pellicani, deputato veneziano vicino a Massimo Cacciari ha sottolineato che “i parlamentari hanno una propria testa e la devono usare» e che «all’orizzonte mi sembra chiaro ci siano le elezioni.”

Il deputato veronese Diego Zardini: “Parliamone nei luoghi deputati, non sui giornali. Serve una discussione vera”.

È dello stesso avviso la collega e conterranea Alessia Rotta: “Onestamente? I dubbi amletici in questa fase ci sono. Credo abbiamo bisogno di tempo e che si debba essere responsabili. Vorrei un fronte democratico per cambiare la legge elettorale”.

Il senatore Vincenzo D’Arienzo prova a considerare tutti i possibili scenari: “È la fase in cui riflettere, anzi, in cui riflettere insieme. Qui si tratta di capire come impedire a Salvini di vincere. E ricordo che nel 2006 non si fece scrupoli a votare il Porcellum per sbarrare la strada a Romano Prodi. Non mi piace l’idea di un governo di scopo ma potrebbe avere un senso. L’idea di Renzi di una scissione, però, è un errore”.

Anche il bellunese Roger De Menech invita alla calma: “Ci siamo già passati con il governo Letta e Forza Italia, ragioniamoci”.

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