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Decreto sicurezza bis: pene troppo severe per le Ong

Nonostante il Quirinale abbia firmato il decreto sicurezza bis, ci sono ancora dei dubbi.

Ieri sera è stato firmato il decreto sicurezza bis, non senza perplessità. Uno dei dubbi principali rimane sulle questioni soccorso in mare e ordine pubblico.

All’interno del decreto si legge che: “Il ministro dell’Interno può limitare o vietare l’ingresso il transito o la sosta di navi nel mare territoriale per ragioni di ordine e sicurezza, cioè quando si presuppone che sia stato violato il testo unico su immigrazione e in particolare si sia compiuto il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.”

L’aspetto ancora più particolare sono le sanzioni. L’articolo 2 infatti prevede sanzioni minime di 150 mila euro, fino a un valore massimo di un milione, per il comandante della nave che “in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane.” Inoltre, è stabilito il sequestro della nave. Salvini non si è minimamente legato al dito la questione di Carola Rackete.

L’articolo 3 riguarda il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’articolo 4 stabilisce che verranno stanziati 500mila euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021 per il contrasto al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per operazioni di polizia sotto copertura.

Sanzioni estremamente draconiane per un politico di tradizione cattolica e democratica come il Presidente Sergio Mattarella. Nonostante abbia firmato il decreto, non è da escludere che nei prossimi giorni non venga presentata una lettera di accompagnamento.

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