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DDA Milano, spuntano sospetti su società vicina a Lara Comi

Al centro della maxi inchiesta su appalti pilotati e finanziamenti illeciti in Lombardia finisce anche Lara Comi, l’europarlamentare e coordinatrice di Forza Italia a Varese.

“Nel bel mezzo della mia campagna elettorale per le prossime elezioni europee,” scrive su Facebook Lara Comi, “leggo con stupore che un dispaccio di agenzia pubblica col condizionale la notizia del presunto coinvolgimento nella nota inchiesta in corso di una ‘società riconducibile a Lara Comi’ e di una ‘società di Lara Comi’ asserita destinataria di consulenze oggetto di indagine”. L’europarlamentare e coordinatrice di Forza Italia a Varese, Lara Comi, si riferisce alla svolta della maxi inchiesta della Dda di Milano che adesso la vede coinvolta. Una società riconducibile alla Comi, infatti, avrebbe stipulato dei contratti di consulenza sospetti per 38 mila euro, ottenuti attraverso l’influenza di un altro esponente forzista, Gioacchino Caianiello. Sono ancora in corso le verifiche bancarie da parte degli inquirenti, ma per adesso l’eurodeputata non risulta indagata.

Nel pieno della sua campagna elettorale per le elezioni europee del 26 maggio, Lara Comi chiarisce che “l’unica mia società di comunicazione è la Premium Consulting regolarmente denunciata all’interno della Dichiarazione di interessi finanziari dei deputati lettera D), a norma del Regolamento del Parlamento europeo e consultabile pubblicamente sulla pagina web del Parlamento europeo all’interno della voce ‘dichiarazioni’ presente sulla mia scheda di deputato. Tale società non ha nulla a che spartire con le consulenze sotto inchiesta e non ve ne è nessun’altra a me riconducibile”.

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