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Danni per 15 mln per le pasticcerie Sarde

Per l’associazione artigiana, lo stop alla produzione e vendita delle pasticcerie rappresenta “un’assurda discriminazione rispetto ai negozi e alla grande distribuzione, ai quali è invece permessa la commercializzazione di prodotti dolciari”

 

“Siamo i primi a rispettare le regole per difendere la salute dei cittadini – afferma Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – ma non accettiamo un’interpretazione della norma che si traduce in una palese e assurda penalizzazione delle nostre produzioni a vantaggio di altre tipologie di prodotti di pasticceria. Così si colpiscono le nostre aziende e si nega libertà di scelta ai consumatori”.

 

Al settore, infatti, nell’Isola come nel resto d’Italia, oltre alla vendita, è stata vietata soprattutto produzione dei prodotti; secondo un’interpretazione governativa del Dpcm dell’11 marzo 2020, in materia di contenimento dell’emergenza Covid-19, le imprese artigiane di pasticceria, obbligate alla chiusura, non possono vendere i loro prodotti nemmeno attraverso la modalità di asporto che è consentita invece ad altre attività, mentre è consentita la consegna a domicilio.

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