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Daniele Gatti sarà il nuovo direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma

Nuova stagione, iniziata trionfante con il “Rigoletto”, nuovo direttore musicale

 

Per nove anni il Teatro dell’Opera di Roma non ha avuto un direttore musicale stabile. La musica è cambiata, infatti dal 2019 al 2021 l’incarico è stato affidato a Daniele Gatti, già direttore di tre opere nel 2016. Ora Gatti si dedicherà a tempo pieno all’orchestra e alla programmazione del teatro Costanzi.

Il sovrintendente Carlo Fuortes, presentando la nomina nel foyer, ha detto: “Dopo parecchi anni questo teatro ha finalmente un direttore musicale, un grande direttore. Nel 2015 quando sono stato confermato alla guida del Teatro tra i punti che mi ero ripromesso di realizzare ho messo la nomina di un nuovo direttore musicale. La prima persona a cui ho pensato è stato Daniele Gatti, sono andato a Parigi a parlare con lui. Dopo la terza opera che ha fatto con noi in questi anni gli ho proposto di assumere l’incarico di direttore musicale del prossimo triennio, fino al 2021”

Una carriera di prim’ordine quella di Gatti, su cui però lo scorso agosto calò l’ombra di un’accusa, sempre respinta dal maestro, per presunte molestie negli anni ’90 nei camerini di Chicago e Bologna. Non è la prima volta che Gatti lavora stabilmente nella Capitale, infatti negli anni 90 ha già seguito l’orchestra di Santa Cecilia.

“Quando ho conosciuto Fuortes a Parigi in occasione di un Macbeth mi invitò qui per dei progetti, avevo osservato da lontano il lavoro del sovrintendente nel Teatro dell’Opera e sapevo che si stava instradando verso una serietà e produttività particolari, così accettammo di aprire la stagione del ’16 con Tristano. L’incontro con l’orchestra e il coro fu positivissimo e rafforzò il progetto di inanellare altre tre inaugurazioni. Poi è arrivata questa offerta che è stata valutata con molta serietà fino ad accettare questo matrimonio, che per i prossimi tre anni mi vedrà impegnato qui”, ha detto Gatti. “Il direttore musicale è un po’ come l’allenatore – ha aggiunto – una figura che influenza tutti, non solo orchestra ma anche il coro, i maestri collaboratori, tutta l’anima musicale del teatro impegnata ogni giorno nelle diverse produzioni. Fuortes ha allestito una meravigliosa monoposto e mi ha detto: ‘Adesso ci manca il pilota’. Ora il pilota c’è e mi auguro che tutto possa andare nel migliore dei modi”

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