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Da lunedì primo giugno debutta l’app immuni in quattro regioni italiane: “Liguria in disaccordo”

Oggi potrebbe finalmente essere il giorno del debutto di Immuni, la app del governo che aiuterà a tracciare in tempi brevi la diffusione di Covid-19 attraverso segnalazioni anonime provenienti dagli smartphone degli utenti. La notizia è delle scorse ore e proviene da fonti vicine al Ministero della Salute riportate da alcuni quotidiani nazionali: secondo le informazioni trapelate l’app dovrebbe essere resa disponibile da oggi, lunedì 1 giugno, su smartphone Android e iOS. A partire da questo pomeriggio sugli store digitali di tutti gli smartphone dovrebbe dunque essere disponibile l’app, anche se non tutti potranno utilizzarla da subito. Se le informazioni riportate in queste ore risultassero corrette, Immuni sarebbe tecnicamente pronta, ma ancora in fase di rodaggio. La tappa l’aveva anticipata il viceministro della salute Pierpaolo Sileri qualche giorno fa, affermando che l’app sarebbe stata pronta entro la prima decade di giugno ma che avrebbe debuttato in una versione preliminare nei primi giorni del mese, in sole quattro regioni: Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia.

La procedura non è inusuale: nel lancio di molte app con un pubblico di svariati milioni di utenti, il rilascio avviene infatti in modo scaglionato. Questa soluzione dà modo agli sviluppatori di verificare che tutto funzioni in regola e — in caso di problemi — di correggere gli errori più facilmente e con disagi per un numero minore di persone.

Caso Liguria

La dichiarazione aveva immediatamente provocato una replica indiretta del governatore della Liguria, Giovanni Toti, contrario all’idea che la sua regioni si trovi in prima fila nella sperimentazione. Secondo quanto riferisce il Sexolo XIX la decisione è stata ribadita in una riunione in videoconferenza di ieri, dedicata proprio al lancio di Immuni, facendo così slittare il lancio dell’app nella regione. L’autoesclusione della Liguria non dovrebbe avere effetti sulla tabella di marcia e l’app dovrebbe comunque apparire a ore all’interno di Play Store e App Store. Dopo averla scaricata, gli utenti che non abitano nelle regioni della sperimentazione, semplicemente non potranno usufruire dei relativi servizi. Per farlo occorrerà attendere ancora una o due settimane, affinché il rodaggio dei sistemi vada a buon fine nei tempi previsti dagli sviluppatori.

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