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Curarsi con la cannabis ora si può: in Emilia Romagna oltre 1000 pazienti

Sulla base dei dati forniti dal ministero della Salute, in Emilia-Romagna è stato consumato un quantitativo di infiorescenze essiccate di cannabis pari a: 31 kg nel 2016, 53 kg nel 2017, 24 nel primo trimestre 2018.

L’Emilia Romagna ha tracciato uno studio sugli effetti terapeutici dei farmaci cannabinoidi. In 20 mesi sono stati sottoposti alle cure 1.031 pazienti, in maggioranza donne (63%), con una durata media del trattamento di quattro mesi. Quattro mila prescrizioni mediche effettuate, prevalentemente per ridurre il dolore neuropatico cronico di intensità elevata (65%) e trattare i pazienti affetti da sclerosi multipla con spasticità (15,4%), in caso di resistenza alle terapie convenzionali. Il percorso è partito il 1 settembre 2016, quando è stato avviato il percorso prescrittivo della cannabis in modo omogeneo su tutto il territorio regionale, e si è concluso il 19 aprile di quest’anno. I dati della ricerca sono stati illustrati oggi alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, in Commissione assembleare, aperta ad associazioni di pazienti, medici e farmacisti erogatori dei prodotti.

I dati esplicati

Le prescrizioni a carico del Servizio sanitario regionale sono state rilasciate in modo informatizzato attraverso la piattaforma Sole ed è quindi stato possibile effettuare il monitoraggio raccogliendo dati anonimi. La piattaforma ha permesso di tracciare nel dettaglio la tipologia delle persone trattate e gli usi clinici della cannabis: dei 1.031 pazienti complessivi, 650 sono donne e 381 uomini.

La maggiorparte (691) ha un’età compresa tra i 19 e i 65 anni.

Trecentotrentacinque pazienti hanno più di 65 anni e solo 5 ne hanno meno di 19. In alcuni casi la prescrizione riguarda più di una patologia. I preparati sono stati utilizzati principalmente per il trattamento del dolore neuropatico cronico di intensità elevata, resistente a trattamenti convenzionali (65% del totale), per la riduzione del dolore in pazienti affetti da sclerosi multipla, associato a spasticità, resistente alle terapie convenzionali (15%) e per contrastare il dolore non neuropatico cronico in pazienti con resistenza a trattamenti convenzionali (5%).

“Un monitoraggio utile e prezioso, che ci offre un riscontro puntuale del numero dei pazienti trattati e della patologia per la quale vengono curati – sottolinea Venturi in un comunicato -. Ed è unicamente grazie al nostro sistema informatizzato se oggi riusciamo ad avere il quadro preciso sull’uso della cannabis a scopo terapeutico in Emilia-Romagna. Si tratta di un tema rispetto al quale la nostra attenzione è sempre stata elevata, tant’è che nel 2014, in un momento in cui a livello nazionale non erano ancora presenti indicazioni specifiche, abbiamo adottato una legge regionale per dare la possibilità ai medici di utilizzare la cannabis come opzione terapeutica. In questi anni – aggiunge l’assessore – possiamo dire che l’offerta terapeutica ha funzionato, a parte qualche difficoltà di approvvigionamento, tra fine 2017 e inizio 2018, dovuta principalmente all’afflusso di pazienti da altre regioni presso le farmacie del nostro territorio e al superamento delle quote di prodotto importato dall’estero”.

I Pazienti trattati, azienda per azienda

Di seguito il numero di pazienti trattati, per Azienda sanitaria locale di residenza: Piacenza: 31 pazienti; Parma: 90; Reggio Emilia: 164; Modena: 161; Bologna: 160: Imola: 19; Ferrara: 88; Romagna: 313 (totale 1.031, compresi 5 pazienti per i quali non era dichiarata la Ausl di residenza). Le farmacie convenzionate che ad oggi hanno deciso di allestire ed erogare preparazioni magistrali di cannabis sono state complessivamente 31, così distribuite nel territorio: Romagna 12, Modena 5, Bologna 4, Imola e Parma 3, Reggio Emilia e Ferrara 2.

La presenza sul territorio regionale di numerose farmacie convenzionate ha determinato un largo afflusso di pazienti provenienti da tutta Italia. Più della metà del consumo complessivo, infatti, riguarda la cura di pazienti non residenti.

Sulla base dei dati forniti dal ministero della Salute, in Emilia-Romagna è stato consumato un quantitativo di infiorescenze essiccate di cannabis pari a: 31 kg nel 2016, 53 kg nel 2017, 24 nel primo trimestre 2018.

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