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Culturista morto a 33 anni, per perizia fu abuso di doping

 

Il culturista di 33 anni Francesco Consonno trovato morto in casa a Tiglieto, nell’entroterra di Genova, lo scorso agosto è deceduto per un infarto “dovuto all’assunzione di farmaci dopanti”.

E’ quanto scrive il medico legale Maria Lucrezia Mazzarella nella perizia depositata in procura.

Il pubblico ministero Giovanni Arena aveva aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti. In casa i carabinieri avevano trovato numerose scatole di medicinali, in alcuni casi considerati droghe nel sistema sanitario italiano, che erano state sequestrate. A confermare le cause della morte anche una consulenza tossicologica che ha accertato la presenza dei medicinali nel sangue. Il body builder frequentava una palestra a Genova e una in Basso Piemonte. Gli inquirenti hanno passato al setaccio il telefono del trentenne per capire se tra i contatti ci fosse chi gli ha dato i farmaci. Il sospetto degli inquirenti è che ci possa essere un giro di medici compiacenti che forniva le ricette tramite le palestre

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