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Cultura: Rossetti ha superato emergenza osando, ma sempre in sicurezza

Presentata anticipazione stagione 2022-2023

Trieste, 10 giu – Il mondo della cultura regionale, e nella
fattispecie il teatro Rossetti, non si è lasciato destabilizzare
dalle fasi più cupe dell’emergenza Covid, ma ha saputo osare
rispettando sempre le regole, in particolare facendo leva su
quelle ragionevoli certezze grazie alle quali è stato mantenuto
un importante contatto con il pubblico.

Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall’assessore
regionale alla Cultura nel corso della presentazione di una prima
anticipazione della stagione 2022-2023 del teatro Rossetti, che
si aprirà l’11 ottobre con il Mercante di Venezia di Shakespeare
e si chiuderà con la messa in scena di Uno nessuno centomila di
Luigi Pirandello (11-14/5).

Dopo aver portato i saluti del governatore, la rappresentante
della Giunta ha sottolineato come in questi ultimi due anni
segnati dalla pandemia il teatro Rossetti ha cercato di fare
comunque il proprio lavoro; non a caso è stato il primo in
regione a riaprire al pubblico riprendendo come slogan l’ultimo
verso dell’Inferno dantesco ‘E quindi riuscimmo a riveder le
stelle’.

Per la stagione che inizierà in autunno, come ha detto
l’assessore, ci si aspetta quindi un cartellone che faccia i
fuochi artificiali e che susciti emozioni e interesse, partendo
dalla solidità dei conti economici del teatro e dalla capacità e
dalla competenza del direttore artistico, il quale ha dimostrato
di meritarsi l’incarico che gli è stato conferito.

Un ringraziamento particolare infine la rappresentate
dell’Esecutivo regionale lo ha rivolto al pubblico del Rossetti,
che anche nei mesi più difficile della pandemia – quando non era
ancora disponibile il vaccino – ha incoraggiato i vertici del
teatro alla riapertura con quella temerarietà regolata dalla
ragionevolezza che ha consentito al Rossetti di ripresentarsi
oggi come una delle più autorevoli realtà culturali non solo
della regione, ma di tutto il panorama nazionale.
ARC/GG/al

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