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COVID spaventa Piemonte, pronti test rapidi

 

Con quasi 1.800 nuovi contagiati, il Piemonte è la seconda regione più colpita dal Coronavirus dopo la Lombardia. L’impennata dell’epidemia coincide però con il maggior numero di tamponi mai effettuati, quasi 1.400. E intanto la Regione contrattacca il virus con un milione di test rapidi, mentre sullo sfondo continua a tenere banco la polemica politica tra maggioranza e opposizione sulla gestione dell’emergenza, con il Movimento 5 Stelle che ha depositato in Consiglio regionale una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.
“Il Piemonte sarà operativo da lunedì prossimo con i test antigenici rapidi. Ne abbiamo comprati un milione, e sono già in consegna: 600 mila sono stati acquistati dal Dirmei e 400 mila sono andati alle aziende sanitarie. Il completamento della gara ne prevede un ulteriore milione e 400 mila, che sono già stati ordinati”, annuncia il governatore Alberto Cirio. “Li usiamo – spiega – per testare tutte le Rsa del Piemonte ogni 15 giorni da qui alla fine di gennaio, nelle scuole, sul personale sanitario della regione, negli ospedali e nei pronto soccorso, negli uffici sensibili come quelli giudiziari”, e su 20 mila appartenenti alle forze dell’ordine.
“Nessuno ha sventolato bandiera bianca, anzi – insiste il governatore -. Abbiamo un sistema di tracciamento dei contatti operativo su tutta la nostra regione, pur con tutte le difficoltà di una crescita esponenziale dei contagi, e siamo oggi in grado di isolare i positivi con una media di tre/cinque giorni; a febbraio lo facevamo in 18 giorni”. I dati dei contagi, però, fanno paura: “La Giunta Cirio e la maggioranza di destra – sottolinea il M5s – hanno gestito male la prima ondata di contagi ed ora non possono permettersi di affrontare, peggio, la seconda. Serve un cambio di marcia, a partire dalla catena di comando della sanità piemontese. Icardi ha fallito, lo raccontano i numeri e lo testimoniano i fatti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Grimaldi (Luv), mentre la Lega difende il suo assessore. E ricorda: “senza di noi non si governa”.
I Comuni, intanto, stanno mettendo a punto la stretta sulla movida. In attesa dell’ordinanza di Torino, che limiterà il divertimento a partire da piazza Santa Giulia, via Matteo Pescatore e piazza Montanari, ad Asti i matrimoni civili saranno celebrati alla presenza al massimo di cinque persone: oltre agli sposi, i testimone e il celebrante. Il comune di Bra, nel Cuneese, ha vietato di organizzare le feste sul suolo pubblico per Halloween, invitando ad evitare anche quelle private. Rafforzati i controlli della polizia municipale nei luoghi della movida a Biella, Moncalieri limita le attività dei centri per anziani a tre ore al pomeriggio.
Protestano i centri commerciali, chiusi nel fine settimana. A rischio – dicono – l’occupazione di migliaia di lavoratori. Lo stop riguarda tutti i beni cosiddetti non necessari, esclusi quindi gli alimentari e le farmacie. Il governatore Cirio ha precisato oggi che, in vista della festa di Ognissanti, fanno eccezione anche i fiorai.

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