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Covid Liguria- contagi in calo, ma bisogna aspettare la scadenza del 3 dicembre

 

“I dati di oggi confermano il calo della diffusione del contagio. Nei prossimi giorni vedremo il nuovo report dell’Istituto superiore di sanità, ma la nostra stima è che l’Rt sia sensibilmente sotto quota 1, probabilmente attorno allo 0,8. Cala anche il numero delle persone ricoverate negli ospedali della Liguria”.

Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti durante il punto sulla situazione Covid in Liguri dalla Spezia, dove si trovava in visita. Numeri che fanno quindi ben sperare per le decisioni del governo sulla zonizzazione del nostro paese che saranno aggiornate nelle prossime ore: con buone probabilità, infatti, la zona arancione per la Liguria sarà confermata anche l’ultima settimana, fino alla scadenza naturale del Dpcm fissata al 3 dicembre.

“Nel pomeriggio (di ieri) mi sono confrontato a lungo con il ministro della Salute Roberto Speranza – prosegue il governatore -, parlando anche della situazione della Liguria, che è una delle regioni d’Italia che guida la discesa della pandemia assieme a Lazio e Sardegna. Sarà ovviamente la cabina di regia a Roma, assieme al Comitato tecnico scientifico e all’Istituto superiore di sanità, a decidere cosa succederà nella nostra regione nelle prossime ore, vista la scadenza dell’ultima ordinanza, prevista fra due giorni. La mia opinione, condivisa con lo stesso ministro, è che visti i risultati di questi giorni sia importante non abbandonare le misure che ci hanno permesso di raggiungere questi risultati e non abbassare l’attenzione. Credo che, fino al 3 dicembre, sia una scelta opportuna restare in zona arancione visti gli ottimi risultati che le misure di contenimento stanno portando a livello ospedaliero e di contenimento dei contagi”.

Ancora quindi qualche giorno di restrizioni per poi, forse, tornare ad essere zona gialla, se ovviamente i trend del contagio di questi ultimi giorni saranno confermati anche nei prossimi: la cosa, ovviamente con a prudenza del caso, potrebbe portare a vivere un fine dicembre, con relative festività, con meno restrizioni.

“Durante la Conferenza delle Regioni di oggi – precisa Toti – abbiamo però ribadito al Governo come da parte di tutti noi ci si aspetti, di fronte ai sacrifici che si prospettano ancora per qualche settimana, che il Governo intenda consentire alla nostra economia, soprattutto a quella che ruota attorno alle festività natalizie, di poter prendere fiato dopo una lunga apnea. Sarebbe francamente drammatico pensare al Natale senza la riapertura delle stazioni sciistiche, degli alberghi e dei ristoranti per consentire un Natale sereno non solo alle famiglie, ma anche a chi di queste attività vive”.

“Non siamo sconsiderati né imprudenti – precisa il governatore – lo dico da una città che ha chiuso interi quartieri prima ancora che il Governo dovesse affrontare la seconda ondata. Le regioni e i sindaci si sono sempre assunte le proprie responsabilità fino in fondo: ne abbiamo nei confronti delle nostre strutture ospedaliere e la salute dei cittadini, ma anche verso coloro che con quel pezzo di economia oggi chiusa danno da mangiare a una famiglia”.

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