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Covid: impennate di contagi in Francia, sospetta nuova variante

 

“Fiammate” locali di contagi – che esplodono in modo esponenziale in alcune zone della Francia – alimentano negli ultimi giorni l’ipotesi di una nuova variante sconosciuta del Covid-19, più contagiosa di quelle osservate finora nel Paese. Nell’ospedale di Compiègne, a nord di Parigi, sono 160 i pazienti contagiati e la cosiddetta variante inglese, subito sospettata, è stata esclusa dalle analisi.

Analogo fenomeno è stato registrato nel sud-ovest, nel centro e nell’est dove in diversi ospedali si registra una media di contagi molto più alta di quella nazionale.

Se il vaccino sarà approvato dall’Ema, potremo parlare di accordi sulla produzione e anche dell’uso”. Lo ha detto Angela Merkel, rispondendo a una domanda sullo Sputnik V, il vaccino russo anticovid. Merkel ha sottolineato di aver offerto che attraverso il Paul Ehrlich Institut la Russia abbia “supporto nello sviluppo” del vaccino. “Al di là delle differenze politiche che sono ampie, possiamo certamente lavorare insieme in una pandemia, in un settore umanitario”, ha spiegato la cancelliera.

Le nuove infezioni da coronavirus riportate nelle ultime 24 ore in Germania, secondo il bollettino di stamani, sono 20.398 e le vittime 1.013. Ma la situazione migliora, stando ai dati del Robert Koch Institut, che oggi ha segnalato un’incidenza sui 7 giorni di 119 nuovi contagi su 100 mila abitanti, la più bassa dal 1 novembre. Cala anche il numero dei pazienti in terapia intensiva. In conferenza stampa a Berlino, la cancelliera Angela Merkel ha rilevato che gli sforzi del lockdown valgono la pena, sottolineando però che resta la preoccupazione per la possibile diffusione della cosiddetta variante inglese..

I nuovi controlli alle frontiere in Ue saranno soltanto “l’ultima ratio”, la Germania cerca un “approccio cooperativo”. Lo ha detto Merkel in conferenza stampa a Berlino, in vista del consiglio europeo sul Covid. La cancelliera ha però ribadito che vi si ricorrerà se i paesi avranno approcci completamente diversi al problema della mutazione britannica del virus.

“Occorre un miglior coordinamento per le misure anti-Covid legate ai viaggi. Qualsiasi restrizione della libertà di movimento deve essere proporzionata e non discriminatoria. La chiusura a tappeto delle frontiere non ha senso”. Così un portavoce dell’Esecutivo comunitario a una domanda sulle nuove misure annunciate da vari Stati Ue, in una crescente preoccupazione per le mutazioni del virus. “Monitoriamo la situazione – ha aggiunto – e valutiamo se la situazione richieda” nuove restrizioni coordinate. Il tema sarà al centro della videoconferenza dei leader di oggi.

“Lo Sputnik V sarà presto uno dei vaccini più diffusi e accettati del mondo: la prossima settimana una prestigiosa rivista ‘peer-reviewed’ europea pubblicherà i risultati della fase 3 e sarà chiaro a tutti la bontà del lavoro svolto”. Lo ha detto l’amministratore delegato del Russian Direct Investment Fund (RDIF), Kirill Dmitriev, in un incontro con la stampa. “Molti Paesi europei sono interessati e, come sapete, stiamo discutendo con la Germania l’opportunità di produrre il vaccino localmente”.

Nelle ultime 24 ore in Russia sono stati accertati 21.887 nuovi casi di Covid-19 e 612 persone sono morte a causa della malattia: il più alto numero di decessi in un giorno dal 24 dicembre. Lo riporta il centro operativo nazionale anticoronavirus. Le città con più nuovi contagi sono Mosca, con 3.458 casi in un giorno, e San Pietroburgo con 3.112. Stando ai dati ufficiali, dall’inizio dell’epidemia in Russia si registrano 3.655.839 casi di Covid-19 e 67.832 decessi provocati dal virus Sars-Cov-2.

Il Russian Direct Investment Fund (RDIF, il fondo sovrano russo) annuncia che il vaccino Sputnik V è stato approvato dall’Istituto Nazionale di Farmacia e Nutrizione dell’Ungheria (OGYÉI). Così l’Ungheria è diventata il primo paese dell’Unione Europea ad autorizzare l’uso dello Sputnik V. Il vaccino è stato approvato sotto la procedura di autorizzazione per l’uso di emergenza. L’approvazione si basa sui risultati dei test clinici dello Sputnik V in Russia e su una valutazione completa del vaccino da parte degli esperti in Ungheria. Lo fa sapere il RDIF.

Il Regno Unito resta per ora “nel mezzo di uno dei momenti più duri della pandemia” a causa dell’impennata di contagi alimentata dall’aggressiva ‘variante inglese’ del Covid, come conferma il record giornaliero di 1820 decessi censito ieri. Lo ha detto in Parlamento il ministro della Sanità, Matt Hancock, insistendo sulla necessità da parte della popolazione di rispettare rigorosamente “le restrizioni (del lockdown) in questi giorni bui”, prima che “i buoni progressi” della campagna di vaccinazioni (5 milioni di dosi somministrate finora nel Paese) inizino a produrre effetti diffusi.

Gli Stati Uniti hanno registrato ieri 4.229 decessi provocati dal coronavirus, ovvero il secondo livello giornaliero più alto dall’inizio della pandemia. E’ quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Sempre ieri, ripota la Cnn, vi sono stati 178.255 nuovi casi, che portano il totale dei contagi a quota 24.434.283, inclusi 406.001 morti.

Il numero dei decessi per Covid nel Paese, secondo il conteggio della Johns Hopkins University, ha superato i 405.399 morti americani fra militari e civili nella Seconda Guerra Mondiale (cifra ufficiale del Dipartimento per i reduci). Finora sono state distribuite almeno 35.990.150 dosi di vaccini ed almeno 16.525.281 dosi sono state somministrate.

La nuova amministrazione americana ha ringraziato l’OMS per il suo ruolo di leadership nella lotta contro la pandemia e le ha assicurato il suo sostegno finanziario. Gli Stati Uniti, che ieri hanno annunciato il loro ritorno all’Organizzazione mondiale della sanità, “intendono rispettare i propri obblighi finanziari nei confronti dell’organizzazione”, ha detto l’immunologo Anthony Fauci in una riunione del consiglio dirigente dell’agenzia delle Nazioni Unite.

“L’Oms è una famiglia di nazioni. Siamo felici che gli Stati Uniti restino in famiglia”. Lo ha scritto su Twitter il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo l’annuncia della nuova amministrazione guidata da Joe Biden del ritorno degli Usa nell’agenzia dell’Onu. Il post è accompagnato dall’hashtag ‘#WeAreFamily’.

Il Brasile ha registrato 1.340 morti di Covid-19 e 64.385 contagi nelle ultime 24 ore. Lo rivela il ministero della Salute, precisando che si tratta della seconda cifra piu’ alta di vittime del 2021 dopo i 1.524 morti dello scorso 7 gennaio. Il bilancio totale sale a 212.831 vittime e 8.638.249 contagi dall’inizio della pandemia.

Continua a correre l’epidemia di Covid-19 nell‘Amazzonia brasiliana, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 5 mila contagi. Secondo il bollettino quotidiano dell’agenzia locale di salute, i nuovi casi sono stati 5.009, che portano il bilancio totale a 238.980 dall’inizio della pandemia. Il precedente record di contagi risale a sei giorni fa, con 3.816 casi. Nella capitale Manaus, dove il sistema ospedaliero e al collasso e mancano le bombole di ossigeno, si è registrata ieri la cifra record di 3.632 contagi. Secondo il comune di Manaus, nella capitale sono stati celebrati ieri 90 funerali di vittime di Covid-19 mentre il totale delle vittime accertate in tutto lo stato è di 148, che fa salire il bilancio totale a 6.598. La Corte dei conti ha intanto chiesto al ministero della Salute chiarimenti sulla gestione della crisi ospedaliera in Amazzonia e, in particolare, sul mancato approvvigionamento di bombole di ossigeno.

Pechino chiude in anticipo di due settimane le scuole, nell’ambito delle misure per contrastare la nuova ondata di Covid-19: la Commissione istruzione municipale, riunitasi oggi per adottare le misure finali, ha deciso di anticipare di due settimane, a lunedì 25 gennaio, la chiusura delle scuole e degli asili ancora aperti in vista della festività del Capodanno lunare che parte il 12 febbraio. In base al nuovo calendario, la riapertura è prevista dal primo marzo, ma la decisione finale sarà adottata dalle autorità in base all’andamento dell’epidemia. L’insegnamento sarà effettuato online.

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