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Covid: Genova vieta assembramenti in 5 aree della città

 

“Per quanto riguarda per alcune aree definite e che in linea di massima saranno il centro storico, la parte bassa di Sampierdarena, Cornigliano e Certosa/Rivarolo che sono le zone dove l’incidenza del contagio è più alta, vietiamo l’assembramento h24 .Questo significa che non si può sostare con altre persone in un posto, ed è esattamente lo stesso tipo di divieto introdotto alla Spezia qualche settimana e che abbiamo visto aver dato i suoi frutti”.
Lo ha annunciato il sindaco di Genova Marco Bucci.
“In questi stessi quartieri – ha aggiunto – è disposta la chiusura dei circoli pubblici e privati. Strada per strada definiremo l’area dove sarà applicata l’ordinanza entro domattina alle 12 ma con il passare dei giorni definiremo ulteriormente le zone in funzione del riscontro dai test”.
L’ordinanza entrerà in vigore domani alle 12 e durerà 29 giorni, in corrispondenza della scadenza del dpcm con le norme a livello nazionale.

L’ordinanza regionale “entrerà in vigore entro domani, giovedì 15 ottobre, a mezzogiorno. Alcune norme riguarderanno alcuni quartieri, altre tutta la città” ha detto ancora Marco Bucci durante il punto stampa Covid. “C’è necessità di collaborazione da parte di tutti perché la situazione non è simpatica – ha aggiunto il sindaco – ma sono certo che ci sarà collaborazione da parte di tutti i genovesi e sono convinto che riusciremo a vincere questa battaglia”. L’ordinanza è quindi suddivisa in due parti. La prima riguarda tutto il territorio genovese e ordina la chiusura delle postazioni di vendita al dettaglio nei locali attraverso distributori automatici, “Sono i negozi cosiddetti h24 – ha detto Bucci – ed è inibita per ogni genere merceologico, e questo perché sono posti di ritrovo senza possibilità di controllo degli assembramenti e perché possono facilitare il contagio attraverso i distributori stessi, che non vengono sanificati dopo ogni uso”. Inoltre l’ordinanza stabilisce, sempre per tutta la città, la chiusura di esercizi di alimentari di vicinato dalle 21 alle 8. “Possono restare aperti solo se sarà garantito che non vendano alcolici in alcuna forma e gradazione e potranno fare attività di consegna a domicilio”, continua il sindaco. Chiuse su tutto il territorio genovese anche le sale gioco

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