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Covid, Bologna e Modena zone rosse da giovedì 4 marzo

 

Le province di Modena e Bologna in zona rossa da giovedì 4 marzo, mentre dalla stessa data quella di Reggio Emilia entra in fascia ‘arancione scuro’. Lo ufficializza la Regione Emilia-Romagna che d’intesa con i sindaci e sulla base dei dati forniti dalle aziende sanitarie sta per apprivare un’ordinanza in vigore fino al 21 marzo.

Obiettivo “fronteggiare la diffusione dei contagi, ripartita molto velocemente a causa di nuove varianti, anche fra giovani e giovanissimi, e proteggere la rete ospedaliera, dove sono in costante aumento i ricoveri sia nei reparti Covid che nelle terapie intensive”.

Nelle zone rosse le restrizioni riguarderanno, in aggiunta a quelle già in corso, la didattica a distanza al 100% per tutte le scuole dalle elementari e l’Università (nel Bolognese già prevista da ieri) e lo stop alle attività commerciali ad eccezione di quelle essenziali come farmacie, parafarmacie, negozi di vendita di alimentari, edicole e altre specifiche categorie.

Sempre per le zone rosse, come stabilisce il nuovo Dpcm del Governo, è prevista la chiusura dei servizi per l’infanzia. Il sindaco bolognese Virginio Merola ha specificato che le chiusure per nidi e materne decorreranno da lunedì 8 marzo.

Reggio Emilia si aggiunge alle province di Rimini, Ravenna e al distretto del Cesenate per le restrizioni da fascia ‘arancione scuro’, che prevede come misura più saliente lo stop alla didattica in presenza dalle scuole elementari in su.

Forlì, pur nell’ambito della Ausl Romagna, è stata risparmiata per il momento dalle restrizioni da ‘arancione scuro’ ma ha deciso comunque di sospendere la didattica in presenza delle scuole superiori, tranne per le quinte (che proseguono in presenza al 50%), per i laboratori e per alunne e alunni con disabilità.

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