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Covid: Argentina, nuove restrizioni dopo boom di contagi

 

Di fronte ad un nuovo boom di oltre 22.000 contagi, il numero più alto in un solo giorno dall’inizio della pandemia da Covid-19, il governo argentino ha stabilito una nuova serie di restrizioni alla circolazione e alle attività commerciali con il proclamato obiettivo di fermare la “seconda ondata” di coronavirus.
“Siamo entrati nella seconda ondata.

Le prossime tre settimane sono molto importanti”, ha detto il presidente Alberto Fernández in un messaggio tv diffuso ieri dalla sua residenza di Olivos dove è in isolamento per essere risultato positivo, nonostante una vaccinazione realizzata in gennaio.
Se prendiamo in esame solo gli ultimi sette giorni, ha osservato il capo dello Stato, “vediamo che in Argentina i casi sono aumentati del 36% e del 56% nell’area che comprende Buenos Aires e la sua provincia (Amba)”. Nelle zone di maggior rischio, che comprendono le grandi città come Cordoba, Mendoza e l’Amba, non sarà possibile circolare a partire da domani tra la mezzanotte e le sei del mattino, mentre bar e ristoranti chiuderanno alle 23:00.
Inoltre, soprattutto per quello che riguarda i trasporti a Buenos Aires e provincia, dove vive più di un terzo della popolazione argentina, i servizi pubblici potranno essere utilizzati solo da quanti potranno dimostrare di dover viaggiare per lavoro o per recarsi in una scuola.
Il decreto firmato da Fernández, in vigore fino al 30 aprile, proibisce poi tutti i viaggi organizzati di gruppo nel Paese e all’estero, dispone che non potranno svolgersi riunioni negli spazi pubblici all’aperto con più di 20 persone e che rimarranno chiusi fino alla fine di aprile nightclub, casinò e sale per feste.
Le attività sociali di gruppo sono sospese anche all’interno delle case, mentre le sessioni sportive in luoghi chiusi non potranno avere più di dieci partecipanti.

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