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Covid, 13.331 nuovi casi, 488 morti. Conte: ‘Gravi violazioni dei contratti, ricorreremo’

 

Sono 13.331 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’emergenza di 2.455.185. L’incremento delle vittime, invece, è di 488, che porta il numero complessivo a oltre 85mila: 85.162. In base ai dati del ministero della Salute, gli attualmente positivi in Italia scendono per la prima volta da settimane sotto i 500mila: 498.834, con un calo di 3.219 rispetto a ieri. Dall’inizio dell’epidemia sono invece 1.871.189 i pazienti dimessi o guariti, con un incremento nelle ultime 24 ore di 16.062.  Sono 2.386 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in calo di 4 nel saldo tra entrate e uscite rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 174. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 21.403 pazienti, in calo di 288 unità rispetto a venerdì. Sono 286.331 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri, secondo i dati del ministero della Salute, erano stati 264.728. Il tasso di positività scende di mezzo punto al 4,6% (ieri era al 5,1%). 

La partita dunque si gioca tutta sui vaccini e sul necessario aggiornamento del Piano vaccinale. Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per oggi pomeriggio un vertice con le Regioni per un aggiornamento sul piano dei vaccini. All’incontro, in programma alle 17, partecipano anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri. “Non mancano ‘dosi’ di vaccino Pfizer, ma le siringhe di precisione che permettono di estrarne la quantità giusta non sono proporzionate alle fiale: se avessimo quelle potremmo sempre avere sei dosi per fiala e non 5, così come ha suggerito l’Aifa, e tentare di colmare il gap”. E’ quanto affermano in sintesi alcuni Centri vaccinali di diverse Regioni (tra cui Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna), che segnalano per questa settimana il mancato arrivo delle siringhe di precisione (per la Calabria invece il problema è stato riscontrato la settimana precedente) da parte della struttura commissariale per l’Emergenza.Non tarda la risposta del Commissario Arcuri:  “E’ falso” che siano state mandate ai Centri vaccinali meno siringhe di precisione. E’ quanto affermano gli uffici del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri sottolineando che “in questa settimana si è provveduto a distribuire un numero inferiore di siringhe per la banale ragione che Pfizer ci ha inviato un numero inferiore di fiale di vaccino”. Cosa che proseguirà anche la prossima settimana poiché “arriveranno il 20 %per cento di fiale in meno rispetto a quanto comunicato”. Nella vicenda interviene il premier Conte: “I rallentamenti delle consegne” dei vaccini “costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei, con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale già fortemente provato da un anno di pandemia. Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, come già stiamo facendo con Pfizer-Biontech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale”. Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte, parlando di AstraZeneca. “Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi Ue delle dosi di vaccino già programmate. Ma ancora più preoccupanti sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca, il cui vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Ue. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni”. Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte.

IL MONITOPRAGGIO ISS-SALUTE– “Questa settimana, alcune regioni hanno rischio basso, altre moderato ma ci sono ancora regioni a rischio elevato; quindi la valutazione complessiva ci dice che dobbiamo porre attenzione alla situazione. Quindi il messaggio è che c’è una lieve diminuzione dell’incidenza nel paese ma che è lontana dal consentire di riprendere a tracciare i casi, quindi l’epidemia è fuori controllo perchè non si riesce appunto ancora fare il tracciamento”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, alla conferenza stampa al ministero sui dati del monitoraggio settimanale sull’andamento dell’epidemia. “L’Epidemia resta in una fase delicata e non dobbiamo allentare misure: quando le allentiamo il virus ricomincia a correre, è uno stop and go. Quindi è meglio mantenere le misure per evitare circolazione troppo elevata. Dobbiamo essere molto lesti nell’identificare varianti e prendere misure di restrizione mobilità nei posti i cui ciò dovesse accadere, quindi bisogna tenere guardia molto alta”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, alla conferenza stampa al ministero sui dati del monitoraggio settimanale sull’andamento dell’epidemia.

“Dopo il picco siamo a circa 20-25mila dosi di vaccino al giorno somministrate e ciò a causa dei tagli delle forniture. E’ atteso per il 29 gennaio il parere di Ema sul vaccino AstraZeneca, che ha comunicato una riduzione della capacita produttiva e ciò richiederà una rimodulazione della campagna vaccinale“. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli alla conferenza stampa al ministero della salute.  “Possiamo dire che a fine gennaio l’Italia dovrebbe avere a disposizione circa 2,5 mln di dosi che servono sia per prime immunizzazioni sia i richiami”. “A oggi non c’è alcuna evidenza che i vaccini disponibili, Pfizer e Moderna, non offrano copertura rispetto alle varianti del virus. Quindi il messaggio in questo momento è assolutamente rassicurante”. Lo ha detto il presidente Css Franco Locatelli. “Ad oggi sono state somministrate un pò più del 70% delle dosi di vaccino consegnate, ciò perchè va mantenuta una aliquota per garantire in richiami. Rimaniamo in testa al gruppo dei paesi che in Europa hanno somministrato più vaccini e siamo attualmente secondi dopo la Germania e questo a dispetto della riduzione del numero delle dosi osservata in questa settimana, -29%, e anche a dispetto dell’ulteriore riduzione annunciata da Pfizer anche per la prossima settimana e quantificabile nell’ordine del 20%”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli alla conferenza stampa al ministero della Salute.

Dopo cinque settimane di crescita ininterrotta, scende l’indice di trasmissibilità Rt in Italia collocandosi a quota 0,97, e calano anche i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari. Ma è troppo presto per pensare ad una effettiva inversione di rotta della curva epidemica da Covid-19: restano ancora troppi i decessi ed i casi – 472 le vittime nelle ultime 24 ore, con 13.633 nuove infezioni – e 12 regioni si mantengono comunque sopra la soglia critica del 30% di occupazione delle Rianimazioni. Continua ad essere un quadro preoccupante, sia pure con qualche primo segnale di miglioramento, quello che si evince dall’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e ministero della Salute (dati relativi alla settimana 11/1/2021-17/1/2021, aggiornati al 20/1/2021) sull’andamento dell’epidemia da SarsCov2 nel Paese.

Attualmente sono dieci le regioni con Rt sopra 1. Molise e Sicilia guidano la classifica dell’Rt rispettivamente con 1.38 e 1.27. Questo il quadro degli Rt puntuali regione per regione contenuto nella bozza del 36/o monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute con dati al 20 gennaio 2021 relativi alla settimana 11/1/2021-17/1/2021.

 

 

REGIONE – RT 
Abruzzo 1.05
Basilicata 1.12
Calabria 1.02
Campania 0.76
E-R 0.97
FVG 0.88
Lazio 0.94
Liguria 0.99
Lombardia 0.82
Marche 0.98
Molise 1.38
Piemonte 1.04
PA Bolzano 1.03
PA Trento 0.9
Puglia 1.08
Sardegna 0.95
Sicilia 1.27
Toscana 0.98
Umbria 1.05
Valle d’Aosta 1.12
Veneto 0.81

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