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Costantini a Firenze: decisi a far crescere le nostre imprese, nonostante le difficoltà

“Oggi fare impresa in Italia è un atto di eroismo. E tanto più lo è per artigiani o piccoli imprenditori. Questa situazione non può durare a lungo, ne va della tenuta socio-economica dell’Italia”. Ad affermarlo con forza il nostro presidente nazionale Dario Costantini nel suo intervento di questa mattina all’assemblea annuale di CNA Firenze Metropolitana, tenuta nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, cui sono intervenuti il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, il presidente di CNA Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni, e il presidente di CNA Toscana, Luca Tonini.

“Stiamo affrontando crisi a ripetizione da anni, quasi quindici per la precisione – ha puntualizzato – sono crisi nate lontano da noi, che non hanno a che fare con il nostro mondo, ma dalle quali noi siamo stati i più colpiti. E il futuro è sempre più incerto. Noi però rappresentiamo l’economia reale, siamo l’ossatura dell’Italia che produce. Allora è necessario, per tutti, rendere più gradevole fare impresa. In questo momento, peraltro, la politica, la pubblica amministrazione hanno un compito facilitato: possono usare i fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. A patto che non si lascino distrarre lungo questa strada. Sarebbe davvero imperdonabile sciupare un’occasione del genere”.

“La politica conosce a menadito i nostri bisogni – ha spiegato – adesso nessuno può dire di essere all’oscuro. Nessuno può continuare a fare leggi per i grandi che poi noi dobbiamo interpretare, adattandole alla nostra dimensione, alla nostra realtà. Durante la campagna elettorale la Confederazione nella sua interezza ha predisposto un documento che abbiamo presentato ai leader dei principali partiti politici nella nostra sede nazionale. Lo stesso documento è stato utilizzato dai territori negli incontri con i candidati locali. Questa è stata la risposta più efficace a quanti mettono in discussione il valore della rappresentanza. Un valore che verifichiamo invece continuamente”.

Scendendo nello specifico dei problemi delle piccole imprese, Costantini ha rilevato che, “se oggi non fossimo alle prese con l’emergenza energia, il primo problema da affrontare sarebbe quello della ricerca del personale. Evidentemente è stato spiegato male ai ragazzi il tema del lavoro e della dignità che discende dal lavoro. Bisogna ripartire dalla narrazione dunque”.

“Noi siamo decisi a far crescere le nostre imprese, ad andare avanti nonostante le difficoltà. Chiederemo ai nuovi ministri – ha annunciato – di aprire tanti Its, di aprirne uno dedicato all’energia in ogni provincia. Se non troviamo il personale a casa nostra lo andremo a cercare altrove. Con altre associazioni europee dell’artigianato e della piccola impresa poche settimane fa abbiamo stipulato il Patto di Taormina anche per sollecitare l’Unione europea ad aprire istituti tecnici nel Nordafrica – ha concluso – per formare giovani da impiegare nei nostri Paesi”.

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