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Corte: “inammissibile” la questione di legittimità costituzionale della Legge Tremaglia

Ricorso sulla Legge Tremaglia: “inammissibile” la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Venezia

Si è tenuta ieri l’udienza pubblica della Corte Costituzionale in cui si è discusso il ricorso sulla Legge Tremaglia accolto dal Tribunale del Veneto.
Come previsto dalla legge 459/2001, gli italiani all’estero sono stati chiamati a votare, per corrispondenza, per le elezioni politiche del 3 marzo. 

Questa modalità di voto secondo Antonio Guadagnini, consigliere regionale veneto, “non garantirebbe la libertà e la segretezza del voto”. Dunque, il consigliere più di un anno fa presentò ricorso contro la legge Tremaglia insieme a Pier Michele Cellini, veneto residente in Slovacchia. 

A tal proposito, a fine gennaio si è pronunciato il Tribunale di Venezia che ha rimandato alla Corte Costituzionale il giudizio sulla costituzionalità della Legge.
Le parti in causa, davanti al giudice Morelli, sono state Pier Michele Cellini da un lato, e lo Stato (Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell’interno e Ministero affari esteri) dall’altro.
La Corte ha deliberato che è “inammissibile” la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Venezia.

 
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