I carabinieri hanno arrestato un altro uomo coinvolto nella corsa tra veicoli che si è svolta nella zona di Pozzuoli.
I carabinieri della compagnia di Pozzuoli hanno arrestato un altro ragazzo di 21 anni, coinvolto nelle corse clandestine che si sono svolte vicino a Pozzuoli il primo dicembre scorso.
Durante quella notte, l’operatore ecologico Alfonso Copochiaro ha perso la vita a 62 anni perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lui stava solo facendo il tuo lavoro.
Adesso Nunzio Sannino, originario di Quarto, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di concorso in omicidio stradale e omissione di soccorso. Sì, perché oltre ad aver investito l’operatore ecologico, non si è neanche fermato a prestare soccorso.
In base alla indagini, sarebbe lui che la notte del primo dicembre stava gareggiando contro il suo coetaneo Carmine D’Angelo.
Il primo ad essere arrestato è stato D’Angelo, quello che ha investito materialmente Capochiaro. D’Angelo stava guidando un’utilitaria appartenente a suo nonno. Al suo fianco c’era la sua ragazza.
Poi aveva visto Sannino, alla guida della macchina della madre. Così avevano iniziato la corsa clandestina che è finita con la morte di Capochiaro.
L’auto di Sannino è stata identificata grazie alle telecamere che hanno ripreso tutto.