ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Corruzione, sequestrati beni a ex direttore Uoc ingegneria del San Camillo-Forlanini

I carabinieri hanno posto i sigilli a tre negozi nel comune di Anagni e sequestrato 6 conti correnti, un pacchetto azionario del valore circa 58 mila euro e 11 veicoli

ANAGNI – I carabinieri della compagnia di Roma Trastevere, eseguendo un decreto di estensione del sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Roma nei confronti Alessandro Agneni, l’ex direttore dell’U.O.C. di Ingegneria dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, hanno posto i sigilli a tre negozi nel comune di Anagni, in provincia di Frosinone, e sequestrato 6 conti correnti, un pacchetto azionario del valore circa 58 mila euro e 11 veicoli.

Alessandro Agneni è stato arrestato il 3 novembre del 2016 insieme ad altre 9 persone con le accuse di corruzione, peculato e turbativa d’asta.

L’operazione è frutto degli dagli sviluppi patrimoniali dell’indagine “Piramide” – condotta dai carabinieri –  nel corso della quale sarebbero emerse rilevanti irregolarità nella gestione dei lavori pubblici eseguiti nell’azienda ospedaliera San Camillo – Forlanini. Secondo quanto emerge dalle motivazioni della misura, gli indagati “avrebbero lucrato sui fondi stanziati per adeguare l’accoglienza dell’azienda ospedaliera al Giubileo straordinario, e l’indebito vantaggio patrimoniale acquisito dal destinatario della misura che sfruttò la sua posizione di pubblico ufficiale in qualità di direttore della U.O.C di Ingegneria”.

L’operazione “Piramide”

L’inchiesta è partita nel luglio del 2015, a seguito di un esposto dell’allora direttore generale del San Camillo-Forlanini Antonio D’Urso, che aveva evidenziato una serie di episodi di blackout elettrici registrati in diversi padiglioni dell’ospedale legati al malfunzionamento dei gruppi elettrogeni. Nel solo mese di luglio per ben tre volte alcune aree del San Camillo erano rimaste al buio. Dopo le indagini dei carabinieri è finito in carcere oltre ad Agneni anche Daniele Saccà, geometra e amministratore della STIM Srl. Ai domiciliari invece, sono andati Ferdinando Lombardi, amministratore unico della società MTC, Marco Tassinari, direttore tecnico della stessa società, Giovanni Trani, dipendente della STIM, Walter Salemme, responsabile della GS Italy, RIta Aurigemma, dipendente Cofely, Monica Cerchiaro, dipendente della STIM e Alberto Cantore.  Tra gli indagati non sottoposti a misura cautelare figurano anche Elisabetta Longo, direttore della centrale acquisti della Regione Lazio, e Alessandro Filabozzi, rappresentante di CCC/so.co.mi Srl.

Gli indagati si sarebbero appropriati di 145mila euro, ai quali va aggiunto il milione e trecento mila euro del giro d’affari legato alla turbativa d’asta per appalti legati al Giubileo. Di 2,5 milioni di euro è stato invece l’importo liquidato per lavori non realmente eseguiti all’interno del nosocomio.

Facebook