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Coronavirus: stretta nelle Regioni, appello di Speranza: ‘Evitate spostamenti inutili’

 

Prosegue senza sosta la corsa del virus SarsCoV2 in Italia, con i nuovi casi che riprendono a salire dopo il calo del weekend e la curva dei ricoverati che continua a impennare. Si intravede però un piccolo segnale in controtendenza: cala il rapporto tra nuovi positivi e tamponi eseguiti, che si attesta al 7,5% contro il 9,4% di lunedì.

Intanto arrivano diverse misure restrittive in alcuni territori. Dopo la Lombardia anche la Campania annuncia “il blocco di tutte attività e della mobilità ogni giorno, dalle 23 alle 5, a partire da venerdì” e limitazioni agli spostamenti tra province con tanto di autocertificazione per lavoro, sanità, scuola o socio-assistenza. Tra le Regioni, in queste ore il partito degli ‘interventisti’ si allarga: il Piemonte chiude nel fine settimana i centri commerciali e introduce l’obbligo per le scuole superiori, escluse le prime classi, di seguire la didattica digitale a distanza per almeno il 50% dei giorni, in alternanza con la presenza in aula. Misura seguita anche dalla Liguria, che ha varato anche il divieto di assembramento.

E arriva un appello dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha parlato ieri sera. “Lavoriamo giorno e notte – ha detto a La7 – per evitare il lockdown ma i numeri dei prossimi giorni non sono scritti in cielo, dipendono dalle misure, serve porre rimedio nel più breve tempo possibile, e chiedo alle persone di fare uno sforzo per evitare spostamenti inutili, uscite inutili. Dobbiamo provare a spiegare la curva da subito. Sulla base di 21 parametri di monitoraggio poi decideremo le misure”. “Oggi c’è ancora margine per piegare la curva”.

“Siamo determinatissimi ad affrontare questa crisi, abbiamo sempre tenuta alta la soglia di attenzione. Il ssn nazionle ora è più forte: sono state assunte 33 mila persone, produciamo fino a 30 milioni al giorno di mascherine, non siamo a marzo. È giustissimo che nei territori dove c’è maggiore difficoltà si possano, anzi si debbano assumere decisioni più dure. Con misure specifiche tarate su ogni singolo territorio”.

“La situazione – ha spiegato – è molto seria. Bisogna dire fino in fondo come stanno le cose. La curva cresce. Serve uno sforzo in più da parte di ciascuno. Nelle prossime ore bisogna alzare il livello di attenzione”. Ci sono attività essenziali e “altre si possono spostare e rinviare”.

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