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Coronavirus- la Liguria apre alle visite ai congiunti in regioni confinanti

Nuova ordinanza in Liguria nel mezzo della prima settimana di vera e propria riapertura: mercoledì, quando il numero complessivo delle persone positive al coronavirus era di 4.264 casi, il presidente della Regione Giovanni Toti ha firmato un provvedimento con cui dà il via libera ai centri estivi per i bambini dal 1 giugno, all’apertura immediata delle aree gioco per i bambini (compresi i cosiddetti gonfiabili), e alle visite ai congiunti residenti in Comuni limitrofi di regioni confinanti.

Quest’ultimo punto, ovviamente, è frutto della collaborazione con le Regioni stesse: chi ha un parente o l’ormai famoso “congiunto” in una regione limitrofa può andarlo a trovare con l’obbligo di rientro in giornata e di autocertificazione, che ormai non serve più, invece, per circolare nel territorio regionale. L’ordinanza consente inoltre anche ai titolari di servizi alla persona – parrucchieri, barbieri, estetisti – di tenere aperto anche nei giorni festivi, fino a un massimo di 100 ore settimanali. «Grazie all’intesa raggiunta con il governo – ha spiegato Toti – abbiamo posto rimedio ad un problema che ci era stato sollevato da più parti, in relazione agli spostamenti tra regioni, vietati fino a mercoledì. Nelle prossime ore inoltreremo le comunicazioni ai presidenti di Regione coinvolti, ovvero al presidente Rossi per la Toscana, Cirio per il Piemonte e Bonaccini per l’Emilia Romagna. Non appena riscontrato e comunicato ai prefetti, si potrà operare».

I dati del contagio

A fronte di 4.264 casi positivi in Liguria, mercoledì i numeri confermavano sostanzialmente quanto osservato nei giorni scorsi: continuano ad aumentare i guariti, 3.639 in totale, e purtroppo anche le vittime, 1.384 da inizio emergenza con una crescita che sembra attestarsi sulle due cifre al giorno. I nuovi contagi diagnosticati tra martedì e mercoledì, a fronte di 1.547 tamponi, sono 32. Scendono invece costantemente i ricoverati, 332 in tutta la Liguria mercoledì sera, 22 in terapia intensiva. Le persone che si stanno curando a domicilio scendono a 1.846, le persone in sorveglianza attiva sono 1.335.

 

 
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