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Coronavirus, la denuncia di due dottoresse in quarantena: malati lasciati soli

L’Ordine dei medici ha diffuso una lettera di denuncia scritta da due dottoresse di medicina generale dalla zona rossa in Lombardia: i 4 medici di base della zona del Lodigiano dove si trovano, hanno spiegato le due dottoresse, sono in quarantena o ricoverati. La conseguenza è che i pazienti positivi al coronavirus con polmonite ma non gravi e quindi lasciati a casa, così come tutti gli altri malati – oncologici, cronici – non hanno la possibilità di essere visitati. Le due dottoresse hanno fatto poi presente che in sostituzione ai medici di famiglia in isolamento, per un bacino di 6mila abitanti, ne è stato mandato soltanto uno, con in dotazione solo 2 mascherine.

Le due dottoresse, che preferiscono non far comparire i loro nomi, hanno descritto una situazione decisamente difficile: «Ieri il collega appena arrivato, nonostante i cartelli, si è trovato in ambulatorio un paziente febbrile e dispnoico. È arrivato il 112 adeguatamente protetto, ma lui con la sua unica mascherina ha dovuto pulire poi la sala d’attesa». Intanto, «la mia collega qui con me in ambulatorio ha fatto il tampone domenica 23 e ancora non le è stato comunicato il risultato».

A conclusione della lettera le due dottoresse hanno chiesto che venga inviato subito un medico dotato di adeguate misure di protezione che possa visitare anche le persone con febbre. Hanno chiesto la riapertura del Pronto Soccorso di zona (Codogno o Casale) e dei laboratori di analisi: «Lodi scoppia – si legge nella lettera – abbiamo vissuto altre emergenze e sempre si si sono aperti ospedali da campo, qui ne abbiamo 2 semivuoti e sono stati chiusi”. Infine hanno chiesto che gli ospedali vicini si facciano carico dei pazienti gravi, specie quelli oncologici, non positivi.

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