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Coronavirus, Burioni: “Sì alla quarantena per i cinesi che rientrano in Toscana”

Il virologo Roberto Burioni ha detto di essere favorevole alla quarantena per i cinesi che rientrano in Toscana.

All’Agi, il virologo Roberto Burioni, ha dichiarato che: “È assolutamente necessario che i 2.500 cinesi che rientreranno dalla Cina in Toscana rimangano per 14 giorni in quarantena. La quarantena è l’unica arma di difesa che abbiamo per proteggerci dalla diffusione del coronavirus e non possiamo non usarla. Da medico, posso dire che se anche una persona di queste 2.500 uscisse di casa e risultasse poi infetta si metterebbe a rischio tutto il lavoro di contenimento fatto finora. In questo casi credo sia mille volte più importante eccedere in prudenza che lasciare tutto alla faciloneria.”

Per quanto riguarda la disponibilità delle persone che rientreranno a collaborare ha detto: “Non c’è alcun motivo per ritenere che non collaboreranno. Chiediamo loro un sacrificio ma ne va della sicurezza di tutti”.

Parlando del virus in generale: “Una delle cose che ci ha insegnato la vicenda della nave bloccata in Giappone è che il nuovo coronavirus è più difficile da controllare rispetto alla Sars.

Mentre con la Sars, infatti, rimanevano contagiati più che altro gli operatori sanitari che si occupavano dei malati che avevano la febbre alta, in questo caso invece il contagio avviene anche da persone con solo 37,5 di febbre, quindi anche con sintomi lievi. Un virus pericoloso perchè è molto contagioso. Basta pensare che su 3700 persone sulla nave ferma in Giappone a essere contagiati sono più di 400″.

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