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Controlli per il respetto della normativa sul Covid-19

Una pizzeria d’asporto nel sestiere di San Marco, ancora aperta nonostante i divieti; gente seduta senza motivo ai tavolini di un bar chiuso; persone che festeggiavano l’arrivo di un parente e i partecipanti a una grigliata in un podere agricolo. Sono solo alcune della cinquantina di denunce fatte dai Carabinieri di Venezia per la violazione del Dpcm sul Coronavirus, nell’ambito dei controlli disposti dalla Prefettura lagunare. I titolari della pizzeria da sporto denunciati sono due cittadini bengalesi di 41 e 44 anni, che hanno continuato a tenere aperto l’esercizio dopo numerose richieste di chiusura. nel centro storico di Venezia altre cinque persone sono state trovate trovate nel primo pomeriggio in assembramento in fondamenta Lizza Fusina, nella zona di san Basilio. Tre cittadini kosovari ventenni, studenti, sono invece stati denunciati a Marghera perché, dopo aver viaggiato su un bus, hanno dichiarato ai militari di essere in giro per festeggiare l’arrivo in città di un parente. A Noale, in serata, i carabinieri sono dovuti intervenire per fermare la grigliata organizzata in un podere agricolo, denunciando quattro studenti ventenni. Tra gli altri episodi, quello avvenuto a Pramaggiore in cui una donna di 36 anni, albanese, che viaggiava in auto assieme alla figlia sedicenne, ha riferito ai militari di aver riaccompagnato a casa una parente, che però risiede a circa un chilometro di distanza dalla loro abitazione e in una località diversa rispetto quella in cui è stato effettuato il controllo. 

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