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Condannato per abusi su 13enne,si uccide

 

Condannato solo poche settimane per aver abusato di una ragazzina non ancora 13enne, non ha retto allo scandalo e si ucciso. L’uomo – un allenatore di basket di 40 anni, residente nel Medio Campidano – si è tolto la vita oggi nella sua abitazione. Il corpo è stato scoperto dai genitori, gli stessi che hanno subito chiamato 118 e carabinieri, ma per il 40enne non c’era più nulla da fare.
Il 7 giugno scorso era stato condannato a cinque anni di reclusione, con rito abbreviato. Davanti al Gup del tribunale di Cagliari si era difeso sostenendo che i rapporti con una sua allieva minorenne, contestatigli dall’accusa, erano stati consenzienti. Aveva anche detto di non sapere che la ragazzina avesse meno di 13 anni e negato di aver usato la sua influenza di allenatore per spingerla tra le sue braccia. Giustificazioni che non sono servite ad evitargli la condanna. Negli ultimi giorni il 40enne era diventato taciturno: usciva poco di casa e non parlava, oggi la decisione di farla finita.

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