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Comune Genova, 600 mila euro da restituire ai cittadini

Con lo stralcio delle cartelle esattoriali più vecchie previsto dal decreto fiscale il Comune di Genova è costretto a rinunciare a un introito calcolato in 100 milioni di euro per le multe e 10 milioni di Imu

Lo ha spiegato l’assessore comunale al Bilancio Pietro Piciocchi illustrando il consiglio comunale il bilancio previsionale. Non solo: ai genovesi che tra il 28 ottobre, data di entrata in vigore del decreto e il 31 dicembre, hanno saldato i vecchi debiti il Comune dovrà ridare indietro i soldi.

“Non solo non riscuoteremo mai più i ruoli sotto i mille euro dal 2000 al 2010 – spiega sconsolato l’assessore Piciocchi ma dovremo anche restituire 500 mila euro di multe e 100 mila euro di Imu pagate da fine ottobre a oggi”. Per Piciocchi “quello che soprattutto è assurdo è che la regola valga solo per i Comuni che effettuano la riscossione a mezzo ruolo e non per quelli che hanno scelto la riscossione diretta”. Per questo l’assessore da un lato annuncia una battaglia con il Governo: “Ne abbiamo già parlato in Anci, a Roma su questo sono pronto a litigare nei prossimo giorni e poi a valutare il ricorso per profili di incostituzionalità”.

Dall’altro sta pensando “di valutare se mantenere o meno questo rapporto con Agenzia delle Entrate- Riscossioni, non perché abbiano delle colpe ma perché loro subiscono le normative statali. In questi ultimi anni abbiamo avuto la prima rottamazione, poi la rottamazione bis, la rottamazione tre, gli stralci sotto i mille euro: non posso fare politiche di bilancio se tutte le volte che devo fare i calcoli della riscossione coattiva alla fine arriva una normetta che la cancella”.

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