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Comune e Camera di Commercio uniti per diffondere i servizi digitali

Certificati e firma digitale, il Comune di Milano si attrezza con l’aiuto della Camera di Commercio per rendere disponibili diversi servizi in forma digitale.

Comune di Milano e Camera di commercio di Milano Monza Brianza insieme per accelerare la trasformazione digitale della città. L’Amministrazione ha approvato un accordo di collaborazione tra i due enti per la diffusione dei servizi digitali e degli strumenti di identificazione e firma digitale dei cittadini. L’intesa nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di fornire ai cittadini sempre più possibilità per richiedere certificati anagrafici, attraverso la presenza di presidi territoriali che si affiancano alle 15 sedi anagrafiche e al Fascicolo del cittadino che permette la richiesta e il rilascio online attraverso il portale istituzionale.

La collaborazione permetterà anche agli operatori delle sedi anagrafiche di rilasciare le credenziali per accedere a SPID – il sistema di identità digitale della Pubblica Amministrazione – e l’attivazione della firma digitale, grazie alla formazione di Camera di Commercio, già erogatore di questi servizi. Accanto a questo nuovo progetto si inserisce un altro importante tassello nel complessivo piano di trasformazione digitale che l’Amministrazione comunale sta portando avanti. Sul portale del Comune di Milano è infatti disponibile un form online – per residenti e non residenti – per ricevere via mail estratti e atti integrali – anche plurilingue – di nascite, morti e decessi. Gli estratti, a differenza dei certificati, contengono informazioni aggiuntive (nel caso della nascita, per esempio, indicano l’ora e la paternità, maternità e matrimoni, divorzi, decesso, stati relativi all’acquisto/perdita di cittadinanza).

“Come per la richiesta online – commenta l’assessore Roberta Cocco (Trasformazione digitale e Servizi civici) – anche per questo nuovo servizio siamo partiti in fase sperimentale. Oggi, a tre settimane dal via, abbiamo già ricevuto 684 richieste e ne abbiamo evase 405, che si traducono in meno code agli sportelli: prima della digitalizzazione della richiesta gli estratti e gli atti integrali portavano nelle sedi anagrafiche circa 150 persone al giorno, oggi siamo scesi a circa 30/40 accessi giornalieri e senza aver nemmeno comunicato la novità ai cittadini perché volevamo prima testarne le potenzialità”.

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