Vittoria al primo turno solo a Bagheria (Palermo) e Aci Castello (Catania), mentre negli altri cinque comuni al voto in Sicilia col maggioritario si andrà ai ballottaggi. I dati parziali indicano una battuta d’arresto del M5s nei centri dove il Movimento aveva vinto le ultime amministrative (Bagheria e Gela). La Lega avanza ma non sfonda: buona l’affermazione dei candidati frutto delle “strane alleanze” fra centrodestra e centrosinistra.
A Caltanissetta, unico capoluogo di provincia al voto, andranno al ballottaggio Michele Giarratana (37% circa), appoggiato dal centrodestra, e Roberto Gambino (20%) del M5s; Oscar Aiello della Lega è quarto, dietro a Salvatore Messana del centrosinistra.
Sarà sfida al secondo turno tra Lucio Greco (37%) e Giuseppe Spata (31%) a Gela: il primo è sostenuto dall’alleanza tra il pezzo di Forza Italia vicino a Gianfranco Miccichè e il Pd, il secondo è il candidato della Lega, appoggiato dal centrodestra e dai dissidenti di Fi; male il M5s, che aveva stravinto cinque anni fa, con il candidato Simone Morgana che si ferma al 14% (quarto).
A Castelvetrano, comune sciolto per mafia due anni fa, si sfideranno al ballottaggio Calogero Martire (29%) del centrodestra (senza Lega e FdI) e Enzo Alfano (28%) del M5s; si ferma attorno al 17% invece Pasquale Calamia, unico candidato col simbolo del Pd per il quale si è speso il segretario Nicola Zingaretti che aveva tenuto un comizio in piazza alla vigilia della Liberazione.
A Mazara del Vallo, se la vedranno al secondo turno Salvatore Quinci (33%) sostenuto da liste civiche e Giorgio Randazzo (21,1%), il candidato della Lega.
A Monreale il duello al ballottaggio sarà tra Alberto Arcidiacono (24%), autonomisti e Diventerà bellissima, e l’uscente Pietro Capizzi (23%), appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.