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Colleferro, violentava la figlia della compagna con ritardi mentali, condannato a 9 anni

Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i genitori di una amica della ragazzina 

 

 

Condannato a 9 anni di carcere, il 59enne sardo di origini, ma residente a Valmontone, che abusava sessualmente della figlia della ex compagna fin da quando la ragazzina era poco più di una bambina, approfittando anche del suo ritardo mentale. Il tribunale collegiale di Velletri lo ha riconosciuto colpevole condannandolo a 9 anni di carcere e al pagamento di una provvisionale di 20mila euro. Il pedofilo non era in aula quando la corte Collegiale, presieduta dal giudice Isabella De Angelis, ha espresso la condanna di colpevolezza per i reati di violenza sessuale aggravata su minore.

La vittima era la figlia della ex convivente dell’uomo e ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i genitori di una amica della ragazzina, che si insospettirono del fatto che, nonostante quell’uomo non vivesse più con la piccola e con la mamma, continuava a sentirla telefonicamente ponendo domande equivoche che riguardavano anche la loro figlia. La segnalazione fatta ai Carabinieri permise di avviare le indagini che portarono ad accertare i fatti.

La ragazzina raccontò cosa le aveva fatto l’uomo per anni, arrivando a subire rapporti sessuali completi. Al termine della fase dibattimentale la Pubblica Accusa ha chiesto una pena a sette anni di carcere a cui l’avvocato Maria Antonietta Colabucci, legale della parte civile costituita, ha chiesto un risarcimento danni per 100 mila euro. La difesa dell’imputato ha tentato di far leva sulla lettura che si sarebbe data alle dichiarazioni della vittima rimarcando i ritardi mentali di cui è affetta. Dopo circa un’ora di Camera di consiglio, Il collegio giudicante ha pronunciato la condanna a nove anni di carcere.

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