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Circonvallazione ferroviaria, la Conferenza dei servizi dà il via libera

L’area del cantiere diventa di pubblica utilità, dunque possono partire gli espropri. Le prescrizioni e le eventuali modifiche al progetto saranno valutate all’inizio di agosto dal Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Facciata di Palazzo Thun

Il 19 luglio la Conferenza dei servizi ha dato il via libera al progetto della Circonvallazione ferroviaria di Trento. Il lungo iter iniziato lo scorso 29 novembre si chiude dunque con la determinazione conclusiva, che approva il progetto e tiene conto di pareri, nulla osta e autorizzazioni necessari alla realizzazione dell’opera, oltre che della conformità urbanistica e paesaggistica dell’intervento, della risoluzione delle interferenze e delle relative opere mitigatrici e compensative. La variante urbanistica, conseguente alla determinazione conclusiva della conferenza, comporta l’assoggettamento dell’area del cantiere a vincolo preordinato all’esproprio: in altre parole, si dichiara la pubblica utilità dell’area e si rende possibile l’avvio delle procedure legate agli espropri di edifici e terreni.

Entro cinque giorni dalla conclusione della conferenza dei servizi, insieme al progetto e alla determina conclusiva sarà trasmessa al Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici anche la documentazione che prende in esame le prescrizioni presentate dalle Amministrazioni, comprese quelle approvate dal Consiglio comunale.

Infine, entro e non oltre i quindici giorni successivi, dunque nella prima metà del mese di agosto, il Comitato speciale adotterà una determinazione motivata, comunicata senza indugio alla stazione appaltante (Rfi), con la quale si individuano le eventuali integrazioni e modifiche al progetto di fattibilità tecnico ed economica rese necessarie dalle prescrizioni e dai pareri acquisiti in sede di conferenza di servizi.

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