Il centro omeopatia di Ponte è stato chiuso dalla Asl in seguito alle molte polemiche che aveva sollevato.
L’ambulatorio ospedaliero di omeopatia per donne in gravidanza inaugurato tre giorni fa all’ospedale di Ponte a Niccheri è stato chiuso.
L’apertura del centro omeopatico aveva infatti scatenato non poche polemiche. In primo luogo, perché l’omeopatia non è riconosciuta a livello scientifico.
Inoltre, i fondi impiegati per il centro omeopatico si sarebbero potuti impiegare per altre cose più necessarie e rilevanti dal punto di vista scientifico.
Al momento dell’inaugurazione, la dottoressa Biffoli, responsabile della struttura aveva dichiarato che: “Conosco bene le polemiche. Non è vero che non ci sono studi scientifici che rivelano l’efficacia dell’omeopatia. Dobbiamo però considerare anche che quando ci avviciniamo a queste discipline c’è bisogno di altri parametri di valutazione. Sono preparati diversi che agiscono in modo diverso. E comunque i prodotti omeopatici avranno presto la registrazione dell’Agenzia del farmaco”.
Adesso però il centro è stato chiuso a causa del crescente scetticismo nei confronti delle cure omeopatiche. Dopo che in Regione è arrivata l’interrogazione presentata dall’assessore Stefani Saccardi di Sarti la faccenda ha acquistato più risalto.
L’assessore si è infatti detta contraria al fatto che tale disciplina sia all’interno del servizio pubblico toscano. Sarti ha inoltre sottolineato l’assenza di prove scientifiche a sostegno dell’efficacia delle terapia omeopatiche.
La Asl ha chiuso il reparto non tanto per l’interrogazione di Sarti, ma perché non era necessario un nuovo reparto all’interno dell’ospedale.