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Chi è Irene Tinagli, la donna che Calenda vorrebbe premier

“Carlo, io ti stimo e vorrei averti come premier, ma in questo momento serve una donna, che possa tenervi tutti in riga, voi uomini dall’ego smisurato.”

Spesso nel marasma dei dibattiti social il commento dell’utente si perde nella nebbia del web. Ma non questo. Sul profilo Twitter di Carlo Calenda stamattina è successa una cosa importante, passata un po’ sotto silenzio con tutti gli occhi puntati sul governo, e pochi sull’opposizione quasi assente o comunque poco rumorosa nel panorama politico. A un utente che gli chiede se sarebbe disposto a candidarsi premier, Calenda risponde che “Per tenere l’Italia in UE farei qualsiasi cosa”. Ma arriva subito la stoccata di un’altra utente, Stefania, che lusinga e bacchetta: “Carlo, io ti stimo e vorrei averti come premier, ma in questo momento serve una donna, che possa tenervi tutti in riga, voi uomini dall’ego smisurato.” Questo particolare commento non è affatto passato inosservato. Anzi, il leader di Siamo Europei ritwitta e rilancia: “E donna sia. Irene Tinagli sarebbe un’ottima candidata leader. E io gli farei volentieri da spalla”.

In questi giorni concitati si è tornati a parlare di elezioni. Da un governo che è stabile quanto la torre di Jenga, Salvini toglie l’ultimo tassello che lo teneva in piedi e richiama il popolo in causa. La Lega presenta una mozione di sfiducia verso il governo di Giuseppe Conte, avvocato del popolo, che dovrà dimostrare al parlamento di meritare ancora il suo ruolo oppure si torna a votare. Salvini ha già detto che vuole prendersi tutto. Tra le righe del M5S si parla già di Conte candidato premier. E il PD ancora si arrovella in faide interne, impantanato in vecchie cicatrici che faticano a rimarginare. Ma dalla sinistra che boccheggia arriva una proposta finalmente concreta, innovativa, vincente. Una candidata alla Presidenza del Consiglio, una donna. Viviamo in un’epoca in cui si prendono troppo sul serio i proclami social, troppe volte scambiati per note ministeriali ufficiali, ma quelle poche righe che Calenda ha lanciato su Twitter possono essere più di un commento fra gli altri.

Chi è Irene Tinagli, donna più votata al nord alle elezioni europee

L’ultima volta che gli elettori sono stati interpellati è stato lo scorso 26 maggio, per rinnovare il parlamento europeo. Ma il caso dell’Italia era particolare: il voto degli italiani è stato una cartina tornasole per la posizione dei cittadini sulle questioni domestiche. Matteo Salvini porta a casa il piatto, il PD fa meglio del previsto e i Cinque stelle deludono. La donna che ha ricevuto più voti al nord, però, viene dalla famiglia PD e porta il nome di Irene Tinagli, la donna che Calenda vorrebbe come candidata premier.

“Mi sono formata in Economia delle Imprese e dell’Innovazione presso l’Università L. Bocconi (laurea), e la Carnegie Mellon University di Pittsburgh (Master of Science e Dottorato), a cui si è aggiunto il Programma in Global Leadership della Harvard University (Kennedy School of Government)”. La sua biografia comincia così, sfoggiando il suo PhD e un curriculum di tutto rispetto. Professoressa, economista, scrittrice e accademica, ancora prima che politica. Originaria di Empoli  Tinagli abbraccia il dibattito pubblico nel 2009, diventando co-fondatrice del think tank Italia Futura, ma già prima era stata tra le fondatrici del Partito Democratico, collaborando alla stesura dello statuto. Viene eletta alla Camera dei Deputati nel 2013 e ci resta fino a marzo 2018. Nel 2019 si candida alle elezioni europee per il Partito Democratico nella Circoscrizione Nord-ovest e diventa donna più votata nel nord Italia con 106.710 voti. Il 50% della sua attività parlamentare si è incentrata sui temi di lavoro e previdenza, e a seguire imprese, diritti civili, istruzione e formazione, e forme istituzionali. Dal 2015 al 2018 è stata consigliere del Ministro della Giustizia sulla Riforma delle professioni regolamentate. Attenta all’innovazione declinata in tutte le sue forme, alla sostenibilità, alle politiche attive, alla cultura e all’istruzione, alla cresita, ai diritti civili e alle imprese, Irene Tinagli una presenza fresca e femminile. Se questo commento non si perderà nell’arena dei social, Tinagli potrà davvero essere in grado di “tenervi tutti in riga, voi uomini dall’ego smisurato”, forse sarà proprio lei il futuro della sinistra, una nuova luce da seguire per uscire dal tunnel.

 

 

Di A.C.

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