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Cessione del quinto: le possibilità a disposizione degli invalidi

A seconda delle spese che devono essere sostenute una buona opportunità per far fronte ad esse è la richiesta di un finanziamento. E’ una valida opzione se si ha la necessità di usufruire istantaneamente di una somma in denaro per i piccoli investimenti, ad esempio l’acquisto di un terreno o contribuire ai costi universitari dei propri figli.

Sono presenti diverse categorie di prestiti che gli istituti di credito possono erogare. Tuttavia è opportuno indirizzarsi verso la soluzione più conveniente, con tassi di interessi limitati e una rateizzazione che possa pesare lievemente sulle proprie finanze. Un esempio è rappresentato dalla cessione del quinto, le cui modalità sono efficacemente illustrate su Chescelta.it. Può essere richiesta, oltre che dai pensionati e dipendenti pubblici e privati, anche da quei soggetti a cui è stata riconosciuta un’invalidità.

Cessione del quinto per gli invalidi

La cessione del quinto rappresenta una delle alternative più gettonate per chi ha conseguito l’età pensionabile, o anche per i lavoratori aventi un contratto a tempo indeterminato presso gli enti pubblici o privati. Questa tipologia di finanziamento ha una durata che può variare da due a dieci anni, nella quale la somma versata non può superare la soglia del 20 per cento della pensione al netto.

La rata viene pagata ogni mese, trattenuta dall’INPS, che a sua volta invia la somma all’ente che ha emesso il credito. Viene assegnato soprattutto a pensionatiche non superano gli ottant’anni di eta‘, con un tetto massimo di 85 al termine della restituzione delle rate.

Tra gli aventi diritto però vi sono anche coloro che hanno un’invalidità. Tuttavia è necessario rispettare alcuni precisi parametri. Ciò che cambia rispetto alla richiesta classica è che la persona deve attestare la sua condizione tramite una certificazione medica. L’erogazione e il pagamento delle rate avvengono allo stesso modo di un comune cliente che ha eseguito la richiesta.

Quali sono le categorie che hanno accesso al finanziamento?

Per capire chi ha il diritto di ottenere il prestito è opportuno illustrare una distinzione tra le categorie di persone invalide che ricevono il compenso tramite l’Istituto di Previdenza Sociale, in quanto soltanto una parte ne ha il pieno diritto.
Si tratta degli invalidi ordinari, ossia i pensionati o i lavoratori che hanno un’invalidità di carattere fisico o celebrale, oppure una limitazione riguardo la tenuta nelle attività lavorative non superiori al 30% causata da una patologia. Oltre a ciò, attenendosi sempre alle normative comunitarie attualmente vigenti, bisogna essere in piena regola in merito ai contributi versati in precedenza.

Tutto ciò deve comunque essere verificato dalla figura medica di competenza.

Gli invalidi civili, ossia coloro che soffrono di alcune patologie o sono affetti da sordità o cecità, non possono usufruirne.

Cessione del quinto come ottenerla

Per assicurarsi la cessione del quinto è consigliabile rivolgersi alle banche che hanno siglato accordi con l’INPS, in modo da ottenere tariffe vantaggiose.

Chi è già in possesso dell’assegno di invalidità ordinaria, e desidera ottenere il prestito, deve in primo luogo effettuare degli esami che ne attestano il livello di salute nonché la gravità del problema o la malattia dalla quale è afflitto. Al termine dell’analisi il medico competente metterà per iscritto un resoconto che verrà visionato da un gruppo di esperti, il cui parere sarà determinante per l’esito finale.

Nell’eventualità che il responso sia negativo, a causa di una condizione fisica abbastanza complessa e delicata, l’istituto bancario con molta probabilità non accetterà la richiesta, o in alternativa erogherà una cifra più bassa ma con spese più elevate.

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