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Centrodestra, sondaggio Swg: il partito di Toti al 7% “con ampi margini di crescita”

 

GENOVA – Nel centrodestra c’è spazio per una nuova forza politica di ispirazione liberale e rivolta all’elettorato moderato. Lo attesta un sondaggio riservato realizzato dalla Swg, di cui l’Adnkronos è entrata in possesso, che ‘esplora’ le potenzialità di un soggetto politico autonomo guidato da Giovanni Toti, il cui approdo è un’alleanza organica con la Lega.

Il feeling tra Toti e Matteo Salvini si può quindi rafforzare sulla base del consenso popolare. Il leader leghista in visita a Recco si è lasciato ‘scappare’ una frase che la dice lunga sull’obiettivo del governatore ligure. “Toti lo sentirò sicuramente, ma non vado alle iniziative di altri partiti”, aveva detto Salvini correggendo il tiro subito dopo. “Con tutto il rispetto, non è ancora un partito, ma lui è un governatore di Forza Italia e io non vado alle iniziative di Forza Italia, vado a quelle della Lega”. Insomma, il dado è tratto e i numeri incoraggiano chi propende (e chi fa il tifo) per un nuovo partito.

La rilevazione accredita questo soggetto di un 7% e con “ampi margini di crescita”, se supportato da un’adeguata campagna di informazione e comunicazione presso l’elettorato. Il sondaggio rafforza le convinzioni del governatore della Liguria in vista di “Italia in crescita”, l’assemblea voluta da Toti e convocata il 6 luglio a Roma al Teatro Brancaccio il cui obiettivo è offrire un’alternativa per il rilancio dei progetti e delle politiche del centrodestra. E, in qualche modo il sondaggio, mette a fuoco la ‘riconoscibilità’ di Toti come leader politico nel centrodestra.

Berlusconi corre ai ripari e gioca in contropiede lanciando una federazione del centrodestra. Chi è molto vicino al Cav giura che non significa assolutamente “liquidare” Forza Italia ma “per chiudere da vincitore non esistono soluzioni diverse da trovare se non un accordo con la Lega”. Un punto che si sposa proprio con l’insofferenza di Berlusconi per Giovanni Toti. Il rapporto umano, tra i due, infatti sembra ormai compromesso e l’obiettivo è quello di guadagnare terreno sul governatore della Liguria nella partita che lo vede sempre più vicino a Salvini e Meloni, mentre Toti guadagna sempre più consenso dentro e fuori dal gruppo ‘azzurro’.

Il governatore ligure si ‘piazza’ al terzo posto nell’indice di fiducia degli elettori. Dopo Salvini, che raccoglie il 41% del consenso, e Meloni al 24%, arriva Toti che con il 20% del gradimento, prevale su Antonio Tajani (17%) e sul presidente di Fi, Silvio Berlusconi, che si ferma al 15%. L’area moderata, però, è marcata anche da un esponente del centrosinistra: ben il 24% infatti riconosce la leadership a Carlo Calenda, europarlamentare del Pd e ideatore di ‘Siamo europei’.

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