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“Centri diurni disabili chiusi, servono regole certe e applicabili per coprire le assenze dei dipendenti”

La Funzione Pubblica CGIL di Bologna interviene in merito alla vicenda dei centri diurni della cooperativa sociale “Bologna Integrazione”, chiusi a causa di alcuni casi sospetti Covid19 dal 5 ottobre scorso.
“Insieme ai lavoratori stiamo attendendo risposte in merito alla copertura retributiva da ormai 10 giorni – afferma Simone Raffaelli della Funzione Pubblica CGIL -, ma le prime risposte positive sono arrivate ieri, quando AUSL ci ha comunicato che avrebbe provveduto a comunicare l’isolamento fiduciario del personale e quindi la possibilità di richiedere la malattia”.
La norma è chiara e prevede che il personale che ha lavorato a stretto contatto con casi sospetti o positivi venga immediatamente isolato e abbia la possibilità di coprire l’assenza con la malattia: non è possibile attendere per quasi 10 giorni questa risposta, occorrono regole certe e applicabili condivise con servizio sanitario e datori di lavoro. 
Il provvedimento di chiusura di una struttura, sia essa un asilo nido o un centro per disabili o anziani, deve contenere da subito le indicazioni per il personale dipendente: non possiamo demandare questa cosa alla scelta del singolo lavoratore.

Simone Raffaelli
Coordinatore Comparto SSAEP
FP CGIL Bologna

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