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C’è correlazione tra la Sindrome di Kawasaki ed il Covid-19?

Preoccupa l’escalation di casi riscontrati nei bambini di una forma particolarmente aggressiva della sindrome di Kawasaki

E’ scorretto parlare di malattia. Si tratta infatti di una sindrome: questo sta ad indicare che non ne è nota la causa. Nello specifico, la sindrome di Kawasaki o sindrome linfonodale muco-cutanea è una vasculite infantile delle arterie di media e piccola dimensione che colpisce soprattutto le arterie coronarie. È caratterizzata da febbre prolungata, esantema, congiuntivite, mucosite, linfoadenopatia cervicale – linfonodi ingrossati – e poliartrite di gravità variabile. Se non diagnosticata in tempo può complicarsi con la comparsa di aneurismi delle coronarie, ma è una situazione rarissima, sulla quale tutti i medici pediatri sono stati sensibilizzati. Ha una sintomatologia tipica perciò è possibile fare una diagnosi clinica precisa e curarla in tempo. La cura porta alla completa guarigione del bambino, senza effetti collaterali o complicanze. Per quanto riguarda l’allarme di queste settimane, la Società Italiana di Pediatria, attraverso il gruppo di studio di Reumatologia aveva comunicato la presenza di casi di sindrome di Kawasaki già da tempo. Anche al Bambin Gesù ci sono stati  tre/quattro casi nel giro di due mesi – valori non più alti rispetto a quelli attesi – che hanno riguardato bambini piccoli, sui 2-3 anni, che sono stati curati da prassi”

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