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Cassino, sospesa inaugurazione stele in ricordo parà nazisti

CASSINO – Dopo le numerose polemiche è stata sospesa l’iniziativa di inaugurare a Cassino una stele davanti la Grotta di Foltin, il capitano tedesco che comandò le truppe sulla linea Gustav. La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere alle 15 in via Di Biasio, sede del comando tedesco durante la seconda guerra mondiale. L’iniziativa era stata promossa dall’Associazione “Albergatori Parco di Montecassino”, accogliendo le richieste dell’associazione dei “Paracadutisti Tedeschi di Nagold”, come segno “di riconciliazione e senza alcuna valenza politica” per ricordare tutte le vittime della battaglia di Montecassino.

I paracadutisti tedeschi sono tristemente famosi perché nel ’43 uccisero 121 persone, tra cui 31 bambini

Ieri sera il sindaco Carlo Maria D’Alessandro ha comunicato che non avrebbe partecipato all’iniziativa e che invitava a sospenderla. Nella tarda mattinata di oggi, la stessa associazione albergatori Parco di Montecassino e Linea Gustav hanno deciso di sospendere l’inaugurazione del monumento. «Va tracciata una nuova strada per raggiungere le finalità del progetto, coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla storia di Cassino e allo sviluppo della città, e soprattutto cercheremo in ogni modo di diffondere il corretto e reale messaggio mediatico alla base della nostra iniziativa. Un messaggio che in questi giorni abbiamo cercato quasi inutilmente di far passare», ha dichiarato il presidente dell’associazione Pino Valente.

A scagliarsi contro l’inaugurazione ieri era stato anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, definendola «un gesto grave, una ferita alla memoria della guerra di liberazione». Sulla stessa posizione anche l’Associazione partigiani (Anpi) di Roma che aveva parlato di «uno sfregio alla guerra di liberazione» e si era detta pronta a presentare anche una denuncia, mentre oggi esulta perché le ripetute condanne «non sono cadute nel vuoto». L’inaugurazione, ha sostenuto oggi Maria Spillabotte, senatrice uscente del Pd,»avrebbe rappresentato un violento schiaffo alla dignità della Città Martire».

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