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Cassino- Nuova aggressione nel carcere

Fatto accaduto nella giornata di Martedì 02 Ottobre

Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Ieri abbiamo registrato l’ennesima aggressione ad un Agente in servizio di Cassino da parte di un detenuto africano di circa 30 anni, già noto per comportamenti contrari al rispetto dell’ordine e della sicurezza e che era in possesso di lamette con le quali evidentemente tentare di porre in essere gesti violenti. Lo straniero pretendeva di parlare con il Comandante di Reparto o con un Ispettore di sorveglianza e, per farlo, ha aggredito l’Agente di servizio dicendo <<Ora vediamo se non mi riceve>>”.

L’agente di servizio aggredito, ha riportato un taglio sulla fronte, accanto all’occhio sinistro.

Sono molti gli episodi di aggressione da parte dei detenuti nei confronti degli agenti in carcere; ciò dovrebbe portare ad una riflessione sulla necessità di apportare dei cambiamenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro la Polizia Penitenziaria (cit.)

Il Segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime solidarietà: “Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato. E allora è mai possibile che nessuno, al Ministero della Giustizia e ai Dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia minorile e di comunità, abbia pensato di introdurre anche per la Polizia Penitenziaria ed i suoi appartenenti, per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino?”.

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