ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Caso Cucchi: due imputati vogliono costituirsi parte civile

Due carabinieri implicati nel caso Cucchi vogliono costituirsi parte civile perché sono stati costretti ad eseguire degli ordini.

L’avvocato Giorgio Carta, difensore di Massimiliano Colombo Labriola e Francesco Di Sano, spiega la posizione dei suoi assistiti che hanno deciso di costituirsi parte civile.

“Non sapevamo del pestaggio. Dopo i Cucchi, le vittime siamo noi. C’è stata una strana insistenza nel chiederci di eseguire quelle modifiche che all’epoca non capivamo. Oggi sappiamo tutto e per questo abbiamo deciso di costituirci parte civile. Non siamo nella stessa linea gerarchica, l’abbiamo subita, erano ordini”.

I due carabinieri hanno fatto sapere che in quella situazione si sono trovati ad eseguire degli ordini imposti da dei superiori, il tenente colonnello, Cavallo e il tenente colonnello, Soligo. Per questo vogliono costituirsi parte civile nel processo contro i loro superiori gerarchici.

Uno dei legali ha spiegato che: “L’ordine fu dato da chi insistendo sulla modifica sapeva qualcosa di più. Labriola e Di Sano hanno subito un danno di immagine, da questo punto di vista siamo nella stessa posizione degli agenti di polizia penitenziaria”.

Dei depistaggi dovranno rispondere il generale Alessandro Casarsa all’epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma, e altri 7 carabinieri, tra cui Lorenzo Sabatino, allora comandante del reparto operativo dei carabinieri di Roma.

Facebook