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Caso Cucchi, Arma Carabinieri e Ministero Difesa chiedono di essere parte civile

Arma dei Carabinieri e Ministero della Difesa chiedono di costituirsi parte civile nel processo sul depistaggio successivo alla morte di Stefano Cucchi, istituito nei confronti di otto militari accusati a vario titolo nel procedimento sul depistaggio legato al decesso del geometra romano, avvenuto il 22 ottobre 2009

Notizia accolta con soddisfazione dai familiari di Cucchi, a cominciare dalla sorella Ilaria: “Dopo 10 anni oggi è una giornata significativa e sono davvero emozionata per la decisione dell’Arma dei Carabinieri di volersi costituire parte civile, è una cosa senza precedenti”. Questo, secondo la sorella di Stefano, è dedicato “a chi continua a insinuare che la famiglia Cucchi sia contro i carabinieri e viceversa”. Intanto, dal premier Conte è arrivato l’ok affinché anche il Viminale possa costituirsi parte civile. Il gip Antonella Minunni si è riservata di decidere sull’istanza di costituzione, presentata anche dai familiari di Cucchi, dal carabiniere Riccardo Casamassima (che contribuì a far riaprire le indagini) dai tre carabinieri già assolti, dalla onlus Cittadinanzattiva e dal Sindacato dei Militari, aggiornando l’udienza preliminare al 17 e 18 giugno prossimi.o dopo la sua morte.

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