ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Casinò Aosta, via libera al concordato preventivo. Pagliaro commissario giudiziale

Qualora la società decidesse di saldare tutti i debiti scaduti avrebbe bisogno di 11 milioni di euro

AOSTA – Sarà Ivano Pagliero il commissario giudiziale che supervisionerà la procedura di concordato preventivo per la Casinò de la Valle’e spa, società che gestisce la casa da gioco valdostana e le annesse strutture alberghiere. Lo ha deciso il Tribunale di Aosta dando così via alla procedura concorsuale e bloccando di fatto l’istanza di fallimento avanzata dalla procura (l’udienza era stata fissata per il 5 dicembre). L’amministratore unico della società, Filippo Rolando, ha tempo 60 giorni (prorogabili di altri 60) per depositare il piano per il concordato.

Ivano Pagliero, commercialista torinese, è stato, tra l’altro, uno dei tre curatori nell’ambito del fallimento della Et Holding-Eurotravel.

Cronistoria giudiziaria della vicenda

Il 6 novembre scorso i giudici del tribunale avevano dichiarato inammissibile una prima domanda di concordato a causa della mancanza del bilancio 2017 (la legge richiede la presentazione degli ultimi tre). Così il 7 novembre l’assemblea dei soci ha approvato il documento, trasmesso ieri in tribunale insieme alla nuova istanza. Il 31 ottobre, la governance della casa da gioco aveva dichiarato che si trattava di «una manovra finalizzata a conseguire il risanamento della società, in un’ottica di prosecuzione dell’attività aziendale, finalizzata alla stipulazione di accordi di ristrutturazione dei debiti con i propri creditori». I debiti della casa da gioco ammontano a circa 77 milioni di euro, di cui 68,5 nei confronti di istituti bancari e finanziari (48 milioni nei confronti di Finaosta), 4,4 nei confronti di fornitori (al 15 ottobre 2018) e 5,6 per debiti tributari e previdenziali. Qualora la società decidesse di saldare tutti i debiti scaduti (compresi quelli con l’erario) – in base a quanto scrive la procura di Aosta nella richiesta di fallimento al momento ‘congelata’ – avrebbe bisogno di 11 milioni di euro, oltre alle disponibilità attuali. Il bilancio 2017 e’ stato chiuso con un disavanzo di circa 21 milioni di euro.

Facebook