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Casertano, rogo doloso impianto rifiuti: ennesimo disastro ambientale

                                       

Ieri sera è andata in fiamme una sezione dello Stir di Santa Maria Capua Vetere. Ministro dell’ambiente Costa effettuerà sopralluogo in mattinata.

Ancora una volta si è verificato un incendio nel napoletano, di nuovo negli impianti per i rifiuti. Questa volta il fuoco è divampato in un capannone nello stabilimento di tritovagliatura ed Imballaggio rifiuti (Stir) di Santa Maria Capua Vetere, nella serata di ieri. A chiamare i Vigili del Fuoco sono state due signore che vigilano sull’impianto dopo aver sentito un odore acre ed essersi recate sul posto a perlustrare.

Il fumo ha pervaso tutta la zona circostante in un batter d’occhio, arrivando anche a Marcianise. Per domare l’incendio ci è volta tutta la nottata e ancora è attivo qualche focolaio. Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Caserta, Luciano Buonpane, conferma: “il rogo è ormai domato, ci sono ancora delle fumarole per questo stiamo portando i rifiuti all’esterno del capannone, così anche grazie alla pioggia potremo spegnerli del tutto”.

Bruciato tutto il materiale sezionato e diretto all’inceneritore di Acerra. Si presume sia stato un incendio doloso in quanto, negli ultimi mesi, si sono verificati altri incidenti negli impianti per i rifiuti a Marcianise, a Pignataro, a Casalduni e la lista è ancora lunga.

Il Ministro dell’ambiente Sergio Costa effettuerà un sopralluogo in mattinata e assicura che lo stato sta stilando una banca dati sui siti a rischio. anche se è cosciente che non on basta il solo monitoraggio. “Siamo sotto attacco. Il territorio lo è. Tutti noi cittadini lo siamo – ha scritto il Ministro –  un altro incendio, sempre più grande, sempre nello stesso territorio.  E sempre in un impianto di stoccaggio di rifiuti. Quello che abbiamo ipotizzato e che abbiamo cercato di fermare mettendo i siti in una lista ad hoc, di siti sensibili, presso le prefetture, come sorvegliati speciali, ecco non basta.

Questi criminali  – aggiunge Costa – incendiano per costringerci a una nuova emergenza. Vogliono inginocchiare lo Stato. Ma noi non torniamo indietro e li vogliamo vedere marcire in carcere.  Lo Stato siamo noi, loro sono solo lo scarto della criminalità. Avvelenano il territorio, e i concittadini, per i loro sporchi affari.  Faremo sentire tutta la nostra forza. Carabinieri, indagini serrate, anche l’esercito se necessario: bisogna presidiare il territorio, far sentire alla criminalità organizzata i muscoli dello Stato, non lasciare soli i cittadini, mai. Tutto il governo deve essere presente in Terra dei Fuochi, e tutto il governo sarà presente. Non siete soli. Non lo sarete mai”.

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