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Case popolari, a Milano i primi risultati contro l’abusivismo

L’Azienda Lombarda Edilizia Residenziale (Aler) e il Comune di Milano collaborano per contrastare l’abusivismo abitativo: i primi risultati esposti dall’assessore regionale alle Politiche abitative Stefano Bolognini.

Fare il punto con tutte le Istituzioni e i rappresentati delle Forze dell’Ordine sui settori ‘caldi’ della città con un’attenzione particolare alle case popolari e alla situazione di Rogoredo. Questo l’obiettivo del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è tenuto in prefettura a Milano, presieduto dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, cui ha partecipato, su delega del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini. “Da aprile 2018 – ha spiegato Bolognini – Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale Milano ndr), solo a Milano, ha recuperato circa 2.000 alloggi sfitti e lo stesso ha fatto il Comune di Milano. Quando ci sono queste forme di collaborazione, le stesse che ci hanno permesso di raggiungere risultati importante anche a Rogoredo, i risultati arrivano”.

L’assessore ha anche ricordato come si stia anche invertendo il trend relativo alle occupazioni abusive. “Se dal 2012 al 2018 – ha detto – sono sempre aumentate, ora qualcosa sta cambiando. Siamo infatti passati da 4.500 a circa 4.000. Ciò significa che gli interventi sociali e di rigenerazione urbana che abbiamo messo in campo stanno funzionando”. L’assessore ha citato poi i successi ottenuti in contesti piuttosto complicati come Via Fulvio Testi, via Manzano, via Bolla, e via Vincenzo da Seregno. “Le persone che abitano in questi quartieri popolari – ha aggiunto Bolognini – vogliono sentire la presenza dello Stato per riappropriarsi della propria città. E anche in queste zone abbiamo fatto grossissimi passi avanti”.

Sempre riferendosi alla situazione dei quartieri popolari milanesi, Bolognini ha lodato l’importante lavoro della Guardia di finanza in un contesto di forte illegalità. “Aler – ha ricordato – vanta 300 milioni di euro di crediti di morosità consolidata (colpevole e incolpevole). In questo quadro, l’accertamento dei dati dei patrimoni è fondamentale per procedere con il recupero dei crediti e per aiutare chi veramente ha bisogno e ha diritto e procedere allo sgombero di chi non ha titolo”. “Oggi – ha concluso Bolognini – abbiamo condiviso il ‘modello Lombardia’, un modo di agire improntato sulla leale collaborazione con tutti che è in segnale molto importante per la città”.

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