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Casapound: Corte dei Conti processa dirigenti Miur e Demanio

La Corte dei Conti ha deciso di processare 8 dirigenti del Miur e del Demanio per aver permesso l’occupazione di Casapound.

La Procura regionale della Corte dei conti del Lazio cita a giudizio 8 funzionari e dirigenti del Miur e del Demanio per l’occupazione dello stabile di Casapound in Via Napoleone III. L’udienza è stata fissata il 21 aprile 2020.

Si parla di un danno che ammonta a 4,5 milioni di euro. Casapound però non sarà protagonista dell’udienza. Si tratta infatti di un soggetto privato. La Corte die Conti ha citato in giudizio dei dirigenti del Miur e del Demanio in quanto l’immobile occupato “è un bene di proprietà dello Stato, appartenente al patrimonio indisponibile”.

Secondo i pm che si occupano dell’inchiesta: “non è tollerabile in uno Stato di diritto una sorta di ‘espropriazione al contrario’, che ha finito per sottrarre per oltre tre lustri un immobile di ben sei piani, sede storica di uffici pubblici, al patrimonio (indisponibile) dello Stato, causando in tal modo un danno certo e cospicuo all’erario.

“Nel caso concreto i dirigenti preposti agli uffici competenti non hanno dato disposizioni per agire in via di autotutela amministrativa e per coltivare le azioni civilistiche volte alla restituzione del bene e al risarcimento dei danni che, richiesti in via autonoma o nell’ambito di azioni penali o civili possessorie e petitorie (mai intentate o mai coltivate), sarebbero stati liquidati in sede giudiziaria (sempre in misura pari ai canoni di locazione non percepiti)”.

 

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