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Cagliari,“Paura continua tra violenze e siringhe”

 

Nell’ospedale di Is Mirrionis la pace sembra continuare a essere un miraggio: “Un uomo ha distrutto a calci la porta del Pronto Soccorso, i sottoscala sono disseminati di siringhe e i monitor delle telecamere di sorveglianza sono spenti. Non è un luogo sicuro”

Poca illuminazione, poca sicurezza, pochi controlli: è la parola “poco” a prevalere tra i padiglioni del Santissima Trinità. Negli ultimi due mesi c’è stato il furto dei ferri chirurgici nel reparto di Otorinolaringoiatria ed è poi esplosa la polemica per la decisione di accorpare di chiudere uno dei due reparti di Psichiatria. Ma le emergenze, nell’ospedale di Is Mirrionis, sembrano non finire mai: “Tra martedì e mercoledì scorso un uomo ha distrutto a calci una delle porte del Pronto Soccorso, e solo l’intervento di una guardia ha evitato che la situazione potesse degenerare. Ma qui non si lavora mai tranquilli”, attacca Paolo Cugliara, segretario provinciale della Fials. Soprattutto “la sera e la notte”.
“I seminterrati, i sottoscala e alcune aree all’aperto sono disseminate di siringhe. È facilissimo entrare al Santissima Trinità senza dover essere sottoposti a nessun tipo di verifica”, prosegue Cugliara. E, dopo il caso “dei lavori svolti dagli addetti alla sicurezza, si occupano di fare cose per le quali non hanno le competenze”, adesso arriva anche l’ulteriore grana “dei monitor collegati alle telecamere di sorveglianza. Non funzionano”.
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