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Caffé Greco denunciato per odio razziale

Lo storico locale della capitale è stato denunciato per odio razziale dall’ospedale Istraelitico di Roma.

Il Caffè Greco, storico locale della Capitale, dopo la questione sfratto, torna a far parlare. Questa volta si tratta di odio razziale.

Tutto inizia con il contenzioso tra il proprietario delle mura e gli affittuari. Il contratto da 16 mila euro al mese è scaduto nel 2017. La disputa su come gestire il futuro del Caffé Greco diventa oggetto di discussione sulla pagina Facebook e Gino Gelli scrive: “Se la gestione del Caffè Greco dovesse passare ai sionisti, allora si dovrà includere anche questo locale nel boicottaggio contro Israele”. Il tutto corredato dal link di bdsitalia.org, un sito pro Palestina e anti Israele. I gestori del caffè replicano: “Stia tranquillo, noi siamo proprietari di tutto, mura escluse. E anche fieramente gestori. Non succederà mai”.

Bruno Sed, presidente dell’Ospedale Israelitico di Roma, proprietario delle mura ha deciso di prendere provvedimenti. “L’Ospedale Israelitico di Roma sta raccogliendo i contenuti di alcuni post dai chiari toni antisemiti apparsi sulla pagina Facebook dell’Antico Caffè Greco, che saranno oggetto di denuncia per istigazione all’odio razziale. Lunedì i legali completeranno la stesura della denuncia che sarà presentata presso la Procura della Repubblica”.

Carlo Pellegrini, proprietario del locale risponde: “Ho già dato mandato ai miei avvocati di adire le vie legali per denunciare chi è stato e capire chi si è permesso di commentare sul nostro Facebook usando toni ed espressioni antisemite. Ritengo che commenti del genere, disgustosi, da cui prendiamo con nettezza le distanze anche pubblicamente nuocciano profondamente soprattutto alla giusta causa dell’Antico Caffè Greco. Tirare in ballo questioni dolorose e tristi di una vicenda abominevole che ha riguardato la storia d’Europa su una battaglia di civiltà che riguarda il caro degli affitti è’ demenziale e di pessimo gusto ragione per cui vogliamo sia fatta al più presto chiarezza. La vicenda dell’affitto milionario dell’Antico Caffè Greco e il tentativo dell’Ospedale Israelitico di sfrattarci nonostante il vincolo del ministero del 1953 non ha nulla a che fare con una questione profonda come l’antisemitismo. Chiunque cerca di sviare l’attenzione dall’eccesso del rincaro degli affitti sbaglia in malafede.”

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